Sky Italia puo’ partecipare alla gara di assegnazione delle frequenze digitali. Sarebbe questo l’orientamento preso ieri dall’Autorita’ per le Comunicazioni alla quale il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, aveva chiesto un parere nei giorni scorsi prima di dare il via a tutte le procedure.
Secondo alcune indiscrezioni, si legge in un articolo di MF, l’Agcom ha rigettato l’idea che si era fatta largo da un po’ di tempo in ambienti vicini a Mediaset e secondo la quale il colosso italiano di NewsCorp non avrebbe potuto svolgere un’attivita’ televisiva sulla piattaforma digitale in quanto posseduta da un tycoon, Rupert Murdoch, con passaporto americano, paese in cui non viene assicurata a qualsivoglia impresa italiana la medesima cosa. Il quesito, degno di una pronuncia della Corte Costituzionale, aveva suscitato peraltro un vespaio di polemiche, sollevate dal Pd, in quanto si e’ ormai in prossimita’ del beauty contest, cioe’ la gara ad assegnazione gratuita dei sei multiplex digitali ai vari operatori televisivi. Il collegio guidato da Corrado Calabro’, non ha considerato possibile questo veto in capo a Sky, basandosi su un’interpretazione delle leggi in vigore e su un precedente importante: l’acquisizione di Wind da parte dell’Orascom dell’egiziano Naguib Sawiris per cui nessuno ha sollevato problemi di reciprocita’ o di praticita’ politica, considerando che il terzo gestore di telefonia garantiva all’epoca anche il servizio di tutti i telefonini di Stato. Il 16 palla al Consiglio di Stato. (fonte MF Dow Jones)