L’ex premier e proprietario di Mediaset Silvio Berlusconi, in una pausa del processo Mills in cui è imputato di corruzione giudiziaria, ha detto ieri che augura al governo – che si appresta a rivedere la modalità di assegnazione delle frequenze tv – di far cassa, anche se non ritiene che ci possano essere interessati alle frequenze stesse.
"Auguro [al governo] di fare cassa, anche se con la diffusione delle frequenze esse non hanno più valore e i costi per i contenuti delle frequenze superano grandemente i ritorni che si possono avere", ha detto Berlusconi ai giornalisti presenti a Palazzo di Giustizia di Milano. "Da osservatore esterno non credo ci sia nessuno particolarmente interessato a fare un investimento per avere le frequenze". Il governo ha accolto venerdì (a mercati chiusi) l’ordine del giorno presentato dalla Lega e sottoscritto da Pd e Idv per annullare la gara nella modalità beauty contest, che non prevede pagamento da parte delle emittenti. Ieri il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha confermato che la gara sarà "verosimilmente" rivista perché "di fronte ai sacrifici chiesti agli italiani pensare che un bene dello Stato possa essere dato gratuitamente non è tollerabile". Passera non ha spiegato come il governo intenda procedere, ma non ha escluso che le frequenze possano essere utilizzate anche per tecnologie non televisive. (fonte Reuters)