L’attesa è finita e la deadline fissata: 21/09/2021. I bandi per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA), nel bene e nel male, sono stati pubblicati e l’attenzione si sposta ora sui contenuti degli stessi e sui chiarimenti a riguardo della partecipazione alle procedure competitive. Istruttorie che decideranno chi avrà diritto di continuare a svolgere l’attività via etere e chi dovrà necessariamente ripiegare su altre piattaforme.
Chiarimenti
“Ci sono alcuni aspetti che ancora non sono chiari e che speriamo di definire attraverso le richieste di chiarimenti che potranno essere formulate entro il 30/07/2021. Consultmedia ha predisposto una serie di quesiti all’esito dei quali potranno essere elaborate le strategie più opportune, anche se il quadro complessivo è noto dalla pubblicazione delle linee guida definitive“, spiega l’avv. Stefano Cionini, cofounder di MCL Avvocati Associati, law firm che cura in esclusiva l’Area Affari Legali di Consultmedia.
Pluri FSMA
“Certo è che molti editori titolari di più autorizzazioni per fornitori di servizi di media audiovisivi dovranno prendere rapide decisioni in ordine all’opportunità di partecipazione con titoli ulteriori rispetto a quelli primari, considerata l’inevitabile frammentazione dei requisiti“, continua Cionini.
Diritti d’uso residuali in limine litis
“C’è poi il problema sostanziale della contemporanea pubblicazione dei bandi per i diritti d’uso residuali: anche se la scadenza per tali domande è al 07/08/2021 le istanze necessiteranno di tempo per essere processate. E’ quindi altamente probabile che la pubblicazione degli assegnatari avvenga in prossimità della scadenza delle domande per i FSMA, così ponendo una pesante ipoteca sulla valutazione della rete su cui si vuole essere trasportati e sulle relative condizioni economiche. Ammesso e non concesso che tale rete sia effettivamente assentita“, continua l’avvocato.
Overbooking
“Certo è che da venerdì si è scatenato l’inferno: stiamo ricevendo decine di richieste di assistenza per la partecipazione ai bandi. Non si tratta degli storici clienti di Consultmedia, per i quali abbiamo già effettuato per tempo simulazioni sulla base delle linee guida definitive, ma di soggetti nuovi che in alcuni casi sembra abbiano scoperto solo ora di questa incombenza, nonostante fosse programmata dal 2017. Quello che è certo è che non si tratterà comunque di una formalità”, conclude il consulente. (E.G. per NL)