Confindustria Radio e Televisioni interviene di nuovo sul refarming della banda 700 Mhz: l’associazione ritiene necessario che emittenti e broadcaster obbligati a liberare le frequenze. in favore delle telco ricevano un’opportuna compensazione economica. La liberazione della banda è il passaggio ineludibile del progetto europeo – che dovrà essere ultimato entro il 2022 – per la connessione 5G. Lasciare campo libero alle telco, però, comporta un sacrificio per chi opera su quella banda, soprattutto per le realtà più piccole (emittenti locali), che potrebbero non avere risorse necessarie per investire altrove. Per questo motivo, il presidente di Crtv Franco Siddi ha auspicato che il governo “a fronte del rilascio delle frequenze, intervenga con misure compensative di sostegno economico, attingendo le risorse dai soggetti che beneficeranno di tali frequenze”. A riguardo, il sottosegretario del Mise Giacomelli si è detto disposto ad avviare un tavolo interlocutorio nel prossimo mese di settembre. (V.D. per NL)