Gennaio 2015, buon mese per Mediaset, che è salita di un punto e mezzo in prima serata, raggiungendo il 34,8% complessivo di share, sulla scia della crescita della punta di diamante del gruppo, Canale 5.
Lo stesso non si può dire invece per Italia Uno, che anno dopo anno pare perdere un po’ dello sfavillio degli anni scorsi: un tempo infatti era il canale sbarazzino, giovane e irriverente che conquistava non solo il pubblico, ma anche la pubblicità. Oggi invece, come riporta un articolo di ItaliaOggi di mercoledì 25 febbraio, si ferma al 5,5% di share sulle 24 ore: nel confronto con lo stesso mese 2014, ha perso 0,6 punti nella media giornaliera e 0,7 in seconda serata. Proprio nei giorni scorsi il direttore di Radio Deejay Linus, si è espresso in termini critico-malinconici citando il cambiamento dell’lcn 6 nel corso dei decenni. Nel merito Linus ha dichiarato: “Negli anni ’80, quando andavo a condurre Deejay television a Italia Uno, eravamo tutti giovani, pieni di voglia di fare, era bellissimo – mah, ahi noi, il tempo passa per tutti, ndr -. Oggi quando mi capita di tornarci, trovo le stesse persone di allora, ingrigite e segnate dalla routine. Non voglio – ha proseguito Linus – che la mia radio faccia quella fine. Cambiamo facce. A tutti i livelli, programmazione musicale, conduzione”. E forse un cambiamento a Radio Deejay dovrebbe essere preso seriamente in considerazione, prima di fare qualsiasi considerazione sull’emittente del Biscione, – qualcuno qualche millennio fa diceva, non a torto, “perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo?” – dal momento che in base alle analisi Radiomonitor Eurisko, l’emittente radiofonica è retrocessa al quarto posto nella classifica nazionale ascolti, distanziata di molto dalla leader Rtl 102,5 e sopravanzata da Radio Italia e Rds. E chissà se la cessione della piattaforma DTT al gruppo Discovery, per 17 mln di euro, porterà dei benefici alla radio; intanto nel merito Linus ha commentato: “il Gruppo l’Espresso è più legato alla carta stampata e non ha mai creduto molto al progetto televisivo. La crisi economica ha fatto il resto. Sono sempre stato il direttore di nulla, con pochi mezzi, quindi aver perso quel ruolo non mi mortifica molto. Siamo finiti in buone mani, è solo molto strano che qualcun altro gestisca un marchio con la mia faccia sopra”. Per quel che concerne il panorama del digitale, la novità televisiva di febbraio sarà costituita da Gazzetta Tv – come anticipato da questo periodico nei giorni scorsi – che ha debuttato proprio nella mattinata di oggi. La nuova emittente di Rcs, all’lcn 59, andrà a confrontarsi con una concorrenza che in gennaio ha visto Rai Sport 1 allo 0,47% di share sulle 24 ore, Rai Sport 2 allo 0,18%, Sportitalia allo 0,08%, e sul fronte pay, Sky Sport 24 che ha raggiunto il 5% di share. La nuova emittente del gruppo Rcs ha dichiarato che scommetterà sui talk, sugli approfondimenti e sugli ospiti: obiettivo, raggiungere lo 0,7% di share entro fine 2015 e arrivare alla vetta dell’1% entro il terzo anno di trasmissioni. (V.R. per NL)