L’Antitrust tira la giacchetta al Governo a riguardo della deleteria tendenza italiana di assegnare proroghe infinite alle concessioni alle imprese private.
Oggetto dell’attenzione è anche il sistema radiotelevisivo, in particolare a riguardo dei diritti d’uso DTT che dovranno essere riassegnati con una controversa procedura nell’ambito del refarming europeo della banda 700 MHz.
Nel dettaglio, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella propria riunione del 12/12/2018, ha deliberato di inviare una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato attuale delle concessioni amministrative in Italia, sottolineando le principali criticità concorrenziali riscontrate in alcuni mercati a seguito dell’utilizzo distorto dello strumento concessorio.
L’Autorità torna a segnalare che le gare devono costituire la regola nell’affidamento delle concessioni; la loro ampiezza e durata devono essere limitate e giustificate dalle esigenze di natura tecnica ed economica e dalle caratteristiche degli investimenti; andrebbero eliminati i casi di preferenza per i gestori uscenti o per l’anzianità acquisita, nonché evitati rinnovi automatici e proroghe.
Nella segnalazione sono, pertanto, formulate proposte di modifica della normativa vigente o raccomandazioni alle amministrazioni concedenti, finalizzate a garantire un maggiore confronto concorrenziale tra gli operatori del mercato e a migliorare la qualità, anche in termini di sicurezza, del servizio reso alla collettività.
A riguardo, in particolare, del comparto radiotelevisivo, l’Antitrust auspica “una puntuale definizione degli obblighi di servizio pubblico per consentire un più corretto dimensionamento delle risorse destinate al loro finanziamento, agevolando l’offerta del servizio pubblico radiotelevisivo attraverso una rete dedicata ed esclusivamente finanziata dal canone”.
Sul caldo tema delle frequenze della banda 700 MHz per i servizi di telecomunicazione mobile (5G) e dei rinnovo dei diritti d’uso DTT, l’Agcm chiede “il rapido rilascio delle frequenze in banda 700 MHz a seguito dell’esperimento delle procedure di gara, senza il ricorso a proroghe ingiustificate nel rinnovo dei diritti d’uso ed evitando che la richiesta di un indennizzo al concessionario subentrante possa ostacolare l’accesso al mercato”. (M.L. per NL)