Nessuna sorpresa: il rischio chiusura per Agon Channel si respirava da qualche tempo, anche (ma non solo) per i noti problemi giudiziari di Francesco Becchetti in Albania.
Il canale, creato lo scorso 26 novembre da un’idea dell’editore Becchetti, presentava l’idea, a prima vista vincente, di abbattere i costi producendo in Albania, segnatamente a Tirana, dove le tasse sono più contenute, con un investimento totale di soli 40 milioni di euro (budget pressoché insignificante per un programma nazionale ambizioso). Uno degli elementi più forti e sorprendenti fu l’abilità di Becchetti nel coinvolgere nel progetto molte star italiane, fra cui: Antonio Caprarica, storico inviato Rai a Londra e Parigi per 27 anni, Simona Ventura, Sabrina Ferilli, Pupo, Maddalena Corvaglia, Francesca Senette, Monica Setta, Luisella Costamagna, Alessio Vinci e Veronica Maya. L’inesorabile declino è iniziato a fine primavera, quando la magistratura di Tirana ha spiccato verso Becchetti un mandato di cattura per le accuse di “falso in documentazione” e “riciclaggio di denaro”, con conseguente blocco dei conti della casa editrice, impossibilitata a rinnovare o stipulare contratti. La fuga delle star ingaggiate non ha tardato ad arrivare: attirate dalle promesse di Becchetti che poi non si sono integralmente tradotte in realtà, sono tutte tornate in Italia. Incisiva la dichiarazione di Caprarica, ormai ex direttore delle news sul canale, data al tempo delle dimissioni: “Mi sono dimesso per giusta causa, per la mancanza assoluta delle strutture e del personale minimi per mandare in onda e confezionare un tg. Se questa è la tv del futuro, io non intendo starci. Ho più volte rappresentato la situazione a Becchetti senza alcun risultato. In queste condizioni, la mia storia e dignità professionale, e soprattutto i doveri di onestà verso il pubblico, m’impongono di ritirare la mia firma e lasciare Agon Channel, riservandomi ogni azione a tutela della mia immagine”. Ora Becchetti evita accuratamente di tornare in Albania, dove verrebbe immediatamente arrestato e, mentre sul canale 33 del digitale terrestre continuano imperterrite le repliche, ci si chiede quale possa essere il futuro di Agon Channel in un contesto di questo tipo. (S.F per NL)