Lo schema di provvedimento recante il nuovo piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre prevede, tra l’altro, la formazione di graduatorie regionali, diverse da quelle CORECOM, per l’assegnazione del numero alle emittenti locali.
Il testo reca la nuova regolamentazione in materia di numerazione LCN da sottoporre a consultazione pubblica, allo scopo di giungere alla successiva approvazione del provvedimento che dovrà sostituire la tanto contestata delibera n. 366/10/CONS, in attuazione delle sentenze del Consiglio di Stato n. 04658-2012, n. 04659-2012, n. 04660-2012 e n. 04661-2012, depositate il 31 agosto scorso. Lo schema, contenuto nell’allegato A alla delibera n. 442/12/CONS, contiene innanzitutto nuove definizioni, quali quelle di canale generalista nazionale, emittente locale e canale nativo digitale. Per canale generalista nazionale si intende il “canale storicamente irradiato in ambito nazionale in tecnica analogica e simulcast analogico-digitale che trasmette in chiaro prevalentemente programmi di tipo generalista con obbligo di informazione ai sensi dell’art. 7 del Testo unico (D.L.vo n. 177/2005, ndr)”. L’emittente locale è invece individuata nel “fornitore di servizi di media audiovisivi lineari titolare di autorizzazione per la trasmissione di programmi televisivi in tecnica digitale su frequenze terrestri in ambito locale, già operante in tecnica analogica e simulcast analogico-digitale”. Dalle emittenti locali si distinguono i canali nativi digitali a diffusione locale, cioè “i canali irradiati da soggetti titolari di autorizzazione per la trasmissione di programmi televisivi in tecnica digitale in ambito locale, mai diffusi in tecnica analogica”. Tali definizioni introducono maggiore chiarezza in ordine ai soggetti destinatari del provvedimento, a differenza del testo contenuto nella delibera n. 366/10/CONS, che faceva riferimento alle sole emittenti locali. Allo stesso modo sono individuati i canali nativi digitali a diffusione nazionale, cioè i canali irradiati da fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito nazionale e che non sono stati mai diffusi con la precedente tecnologia trasmissiva. Muta anche la definizione di programmazione semigeneralista, intesa come la “programmazione dedicata ad almeno tre generi differenziati inclusa l’informazione giornaliera, tutti distribuiti in modo equilibrato nell’arco della giornata di programmazione ivi comprese le fasce di maggior ascolto, nessuno dei quali raggiunge il 70 per cento della programmazione stessa”. Lo schema, che ricalca il vigente piano di numerazione in merito alla ripartizione degli archi di numerazione da attribuire ai soggetti interessati, prevede che l’assegnazione dei numeri 7, 8 e 9 ai canali nazionali ex analogici avvenga a seguito di una nuova indagine sulle abitudini e preferenze degli utenti, in attuazione di quanto stabilito dal Consiglio di Stato (sentenza n. 04660-2012). Cambiano poi i tanto discussi criteri adottati per l’assegnazione della numerazione LCN alle emittenti locali. Scompaiono le graduatorie CORECOM, sostituite da graduatorie regionali che dovrà predisporre il Ministero dello Sviluppo Economico sulla base delle “seguenti aree di valutazione: qualità della programmazione, preferenze degli utenti e radicamento nel territorio (…)”. Il testo prevede che la qualità della programmazione venga determinata “in base ai piani editoriali degli ultimi cinque anni e ai dipendenti impiegati”, con un notevole accento posto sulla quantità di informazione prodotta, mentre le preferenze degli utenti ed il radicamento sul territorio saranno valutati alla luce degli indici di ascolto rilevati da Auditel, della storicità e del grado di copertura del programma, anche mediante multiplex di terzi operatori. Ai canali nativi digitali a diffusione locale verranno invece attribuite le numerazioni relative ai blocchi di competenza delle emittenti locali, successive a quelle attribuite alle medesime emittenti, tenendo conto della data di avviamento del programma e degli indici di ascolto. Non viene prevista dunque la riserva automatica di sei numeri per ciascun soggetto. Sulla base dello schema in argomento, il MSE pubblicherà il bando per l’assegnazione della nuova numerazione entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Piano LCN sostitutivo di quello attuale, con la precisazione che fino all’attribuzione delle nuove numerazioni resteranno in vigore quelle in uso. E’ anche previsto che, dopo la fase di prima applicazione, il Ministero attribuirà le numerazioni ai soggetti richiedenti esaminando le domande pervenute con cadenza mensile e, nell’ipotesi in cui le numerazioni disponibili fossero inferiori alle richieste, provvederà all’assegnazione mediante sorteggio pubblico. In tale caso, la numerazione ottenuta con sorteggio pubblico non potrà essere oggetto di scambio per almeno un anno dall’assegnazione. (D.A. per NL)