“Rien ne va plus, les jeux sont faits“: il colosso d’Oltralpe Vivendi, per tramite di TIM, col socio (al 30%) GEDI in Persidera (network provider con 5 mux nazionali che dovrà essere alienato per consentire ai francesi di preservare il controllo in Telecom Italia), sposta la dichiarazione di chiusura dei giochi, perché, dopo l’offerta di F2i-Rai Way, ne è arrivata al Cda di TIM una seconda, più allettante.Ricordiamo che il fondo di investimenti F2i si era proposto per l’acquisto dei diritti d’uso DTT di Persidera insieme a RaiWay che avrebbe rilevato l’asset towering per circa 250 mln di euro. Sul punto osserviamo che quella che a prima vista era apparsa una curiosa scissione di un asset unico era motivata sul piano giuridico dal fatto che Raiway è già al limite della titolarità di mux (ne ha già cinque e non potrebbe acquistarne altri), così che F2i sarebbe il partner nuovo entrante che consentirebbe alla concessionaria pubblica di concludere il deal comunque.
Ma TIM/GEDI avevano manifestato ben poco entusiasmo, essendo la loro aspettativa di 100 mln superiore (diversamente si determinerebbero delle significative minusvalenze). Il duo, alla reazione fredda di TIM/GEDI, aveva quindi manifestato disponibilità a ritoccare in aumento la proposta, intercettando il favore del Cda; sennonché, nel frattempo, è pervenuta una nuova offerta (non vincolante, né sollecitata, essendo pervenuta dopo i termini della proposta del venditore), molto più vicina al target determinato dagli analisti a cui era stata commissionata la valutazione del compendio aziendale.
Il nuovo competitor, il fondo di private equity I Squared, avrebbe avanzato una proposta di 290-300 milioni, condizionata però allo svolgimento di una due diligence. I Squared Capital è una società di private equity focalizzata sugli investimenti infrastrutturali globali che investe in energia, servizi pubblici e progetti di trasporto in Nord America, in Europa e seleziona economie ad alta crescita, come l’India e la Cina.
A questo punto il Cda, di Telecom, che avrebbe accettato a maggioranza la proposta ritoccata di F2i-RaiWay, non ha però manifestato chiusura alla nuova offerta (che però, a differenza di quella inferiore, ricordiamo non è – particolare molto rilevante – condizionata). Il problema (economico-fiscale) è la partecipazione di GEDI in Persidera, che è in carico al gruppo ex L’Espresso per 105,9 milioni per una valorizzazione complessiva della società di 353 milioni.
I tempi però stringono, perché entro il 28/02 Vivendi dovrà comunicare alla Commissione UE la propria decisione a riguardo dell’alienazione di Persidera a mente dell’accordo concluso in ambito comunitario per conseguire dall’Antitrust l’autorizzazione al controllo di fatto su Telecom Italia.Tuttavia alienare non significa svendere, sicché il piano B predisposto dai francesi sarebbe quello di trasferire la quota di Telecom Italia in Persidera (quindi il controllo indiretto di Vivendi) in un trust incaricato di venderla al valore di mercato. Sulla questione, tuttavia, ha puntato gli occhi anche la Consob. (E.G. per NL)