Che la decisione di privarsi dello sbocco sul digitale terrestre cedendo le autorizzazioni con i relativi LCN n. 69 (Radio Capital Tv) e 158 (m2o Tv) non fosse stata particolarmente avveduta (per non dire avventata) era apparsa chiaro da subito ai più.
Diverso il caso dell’alienazione dell’autorizzazione per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) con l’LCN 9 di Dee Jay Tv, ceduta a Discovery, considerato che essa sottostava ad un’operazione più complessa ed articolata.
Tuttavia, dopo l’esplosione del fenomeno della visual radio sul DTT avvenuta quest’anno (e che vedrà nel 2018 una spinta propulsiva ancora superiore), il management del comparto radiofonico de L’Espresso non poteva più non rilevare l’importanza del presidio televisivo da parte delle radio.
Di qui la volontà di ricomprarsi (ad un prezzo non distante da quello dell’iniziale vendita, pare) il canale 69 ceduto alla GM Comunicazione di Marco e Giovanni Sciscione, società attivissima sul DTT lato FSMA, di cui proprio ieri abbiamo dato conto dell’acquisizione dell’autorizzazione/LCN 63 di LeoVegas.
Raggiunto da questo periodico, Marco Sciscione ha confermato la definizione del deal in data odierna.
Ad aver fatto prendere ora al gruppo GEDI (l’Espresso) una decisione che era comunque nell’aria da tempo sono stati naturalmente i risultati dell’indagine del Tavolo Editori Radio (TER) che hanno premiato le emittenti massicciamente presenti sul DTT, con RTL e Radio Italia in testa, ma anche le decisioni assunte da RAI, da Radio Vaticana e da molti i player locali di saltare sul carro del digitale televisivo.
La stessa RTL ha indirettamente riconosciuto che la sua declinazione tv pesa per oltre 2 milioni di ascolti (2,5, forse) e quindi, Linus & C hanno dovuto prendere atto che sebbene la radiovisione (quanto a modello) non sia una formula condivisa dal gruppo (e non solo da Linus), la presenza sulla televisione digitale terrestre è imprescindibile, se non altro per compensare la progressiva scomparsa dei ricevitori FM nell’indoor e per far fronte all’esigenza di integrare la componente visiva nella comunicazione radiofonica, uniformandola a quanto già avviene sul web ed in particolare sui social.
Ma, da indiscrezioni raccolte, proprio perché non crede nella radiovisione, Linus affiancherà la tv alla radio, senza sovrapporla; in altri termini il canale 69 trasmetterà sì alcuni programmi in symulcasting con FM/IP/DAB+ (quindi in hybrid radio), ma per il resto della giornata veicolerà contenuti distinti, sotto forma di video musicali con una playlist TOP 40, dopo aver valutato, attraverso verifiche interne, l’appetibilità di questa formula.
Nessuna novità invece per quanto riguarda Radio Capital ed m2o, anche se è altamente probabile un ritorno televisivo (DTT, visto che su IP e sat già ci sono) anche per tali reti. (M.L. per NL)