Dopo l’ok condizionato della UE al controllo de facto di Vivendi in Telecom, la vendita di Persidera si profila all’orizzonte del gruppo tlc italiano.
La cessione del più grande network provider indipendente italiano (5 mux nazionali), controllato al 70% da Telecom Italia e al 30% dal gruppo L’Espresso, tuttavia, per evitare a Telecom delle minusvalenze, dovrebbe avvenire a una cifra non inferiore a 250 mln di euro, tenuto conto che la partecipazione del colosso italiano delle tlc è iscritta per 137,6 milioni di euro (quindi il 70% di ogni mux lato Telecom Italia vale circa 28 mln, ben al di sotto della stima di Mediobanca Securities che ha indicato 75 mln per il 100%), stima di carico in bilancio dopo la svalutazione avvenuta due anni fa (l’accorpamento dei tre multiplexer di Telecom Italia e dei due de L’Espresso-Rete A era stato effettuato nel giugno 2014 per un valore di 500 mln di euro). Nell’ipotesi di vendita, L’Espresso sarebbe tutelato contrattualmente da un “patto di trascinamento” per cui il socio di minoranza avrebbe diritto a vendere allo stesso prezzo che spunterebbe Telecom Italia. Prima che, nel 2014, nascesse l’accordo per l’alleanza tra TiMedia e L’Espresso nel DTT, Telecom Italia aveva provato, senza successo a collocare i propri mux, nell’intento di disimpegnarsi da un settore ritenuto non più core. Certo è che ora, anche se lo scenario tecnico-economico è molto mutato in tre anni, non sarà facile trovare dei compratori per gli importanti diritti d’uso in capo a Persidera. A pesare sul deal è soprattutto l’incertezza legata allo switch-off del 2020, quando gli operatori di rete dovranno liberare la banda 700 MHz per far posto allo sviluppo del 5G. Ora, è vero che molti operatori di rete locali sfrutteranno l’ultima way out settoriale per conseguire gli indennizzi che saranno introdotti (da una ricerca Consultmedia emerge che il sistema a regime – cioè nel 2022 – vedrà non più di 50 network provider in tutta Italia, tra nazionali, superlocali e locali), ma la riscrittura della mappa dell’etere tv imporrà destabilizzazioni tecniche che dovranno essere considerate in sede di definizione del prezzo dell’asset. Il via libera della Ue al controllo de facto di Telecom, condizionato alla vendita delle quote in Persidera, ha fatto seguito alla presentazione dell’impegno da parte della media company francese a cedere i multiplex. Al momento il board di Telecom Italia non e’ ancora stato informato ufficialmente sul caso Persidera e si attende il consiglio di amministrazione del primo giugno quando e’ prevista un’informativa. Da Vivendi oggi non e’ arrivato nessun commento, a parte la “presa d’atto”, come riportato da Radiocor, della decisione della Commissione UE. (M.L. per NL)