Nuove procedure per FSMA locali e definizione (non facile) delle modalità di attribuzione della rete nazionale n. 12 (che, curiosamente, anche nella simbologia dei numeri è indice di completezza).
Il 30/06/2022 si è concluso il refarming tv. O almeno così avrebbe dovuto essere, perché, se è vero che la banda 700 MHz è completamente libera da segnali tv e la maggioranza della banda VHF è stata liberata dagli utilizzi televisivi, così da poterla destinare (in gran parte) alla radiofonia digitale, la cui pubblicazione della pianificazione da parte di Agcom è attesa per domani (forse con qualche novità relativamente al canale 7), all’appello manca ancora il compimento di alcuni passaggi.
FAQ per FSMA che vogliono accedere alle nuove reti di 2° livello
Uno di questi passaggi dovrebbe definirsi entro la fine della settimana ed attiene alle modalità di popolamento dei nuovi mux di 2° livello assentiti a seguito degli ultimi bandi. Il Ministero, attraverso una serie di FAQ, dovrebbe infatti chiarire l’accesso alla capacità trasmissiva, in particolare a riguardo della evidenza pubblica o meno della procedura (sedute pubbliche o negoziazioni libere?).
12: simbolo di completezza
Il secondo noto riguarda invece la procedura di attribuzione del diritto d’uso della rete nazionale n. 12 (casualità vuole che nella simbologia il n. 12 sia indice di completezza), dopo che i due partecipanti predefiniti (Retecapri e Europa 7) non l’hanno ottenuto (sotto forma di diritto d’uso specifico e generico).
La nuova procedura Agcom
Come noto, la palla è ora in mano ad Agcom che, a mente dell’art. 10 c. 4 della Delibera n. 65/22/CONS, “Nel caso la procedura (…) vada deserta oppure non venga aggiudicata per qualunque motivo (…) si riserva di definire una successiva procedura di assegnazione del lotto di gara, alla luce dell’assetto e dello sviluppo di mercato che si sarà determinato”.
Decide il mercato
Cosa si intende per “assetto e sviluppo di mercato che si sarà determinato”?
Una spiegazione è possibile rinvenirla dalle valutazioni espresse da Agcom in esito alla consultazione pubblica indetta ex Del. 407/21/CONS, dalle quali si desume che la finalità dell’ulteriore intervento dell’Autorità è finalizzato a “non lasciare inutilizzata un’importante risorsa scarsa” attraverso una “modalità alternativa per la messa in esercizio della rete n.12 in caso di eventuale assenza di partecipanti alla procedura o di mancata aggiudicazione della rete ad alcuno dei soggetti cui la stessa è riservata”.
Diritti ed interessi
In tale occasione, Agcom, “dopo aver verificato l’interesse di mercato per le risorse disponibili alla luce dell’assetto esistente”, potrà “considerare una diversa e apposita procedura di assegnazione”. Secondo alcuni osservatori, il generico impegno dovrebbe consistere nell’apertura ad operatori diversi dal mancato assegnatario del diritto d’uso specifico, anche se non è chiaro come potrebbero essere soddisfatti il diritto soggettivo e l’interesse legittimo dei due partecipanti, che certamente non potrebbero esserne privati (non essendo stato previsto un indennizzo).
Tempus…
Quel che è certo, è che con ogni probabilità la relativa procedura, ammesso che non sia preceduta da una ulteriore consultazione pubblica che inevitabilmente ne allungherebbe i termini, difficilmente troverà una conclusione prima di fine 2022.
… atque capacĭtas, fugit
Con tutti i disagi conseguenti per un settore che sta pesantemente soffrendo l’indisponibilità di capacità trasmissiva conseguenza alla diminuzione del numero dei mux non compensata dal previsto passaggio alla modulazione T2. (E.G. per NL)