Si parlerà dei temi legati alla blogosfera, ai citizen media ed alle applicazioni “sociali” del Web 2.0. verrà inoltre presentata ufficialmente la costola italiana (già fase di prova) del portale internazionale.
Domani il mondo dei blogger che compongono l’ecosistema di Global Voices Online s’incontra a Budapest. Nei giorni 27 e 28 giugno, infatti, la capitale ungherese sarà meta di decine, centinaia di cittadini della blogosfera e del sistema d’informazione alternativa che viaggia sul web, provenienti da ogni parte del mondo e, specialmente, dai Paesi meno sviluppati, in cui i blog sono spesso l’unica voce dissidente. La parola d’ordine, come sempre, sarà: “dare voce a chi non ha voce”, dare risalto alle notizie che non passano sui media mainstream o perché scomode o perché provenienti da Paesi non “notiziabili”. L’incontro sarà anche occasione per discutere in un’inusuale situazione di compresenza fisica di tematiche delle quali si discute esclusivamente in condizioni di “virtualità”.
Gli incontri saranno articolati in due giorni: nel primo giorno si parlerà in particolar modo di libertà d’espressione online, con decine di relatori provenienti da Paesi dell’Africa e del Medio Oriente arabo. Sabato, poi, sarà dato spazio al tema delle traduzioni (che su Global Voices ricoprono un ruolo importantissimo, date le decine di versioni in lingue differenti del portale) e al tema delle proteste e delle elezioni nell’ambito di un mondo collegato dal web. Oltre a questi temi portanti, si porrà l’attenzione anche sulle applicazioni che i citizen media e gli strumenti del Web 2.0 possono avere nei contesti dei disastri naturali e politici che vedono implicati Paesi dove la libertà d’espressione è limitata o assente.
Infine, l’incontro sulle rive del Danubio sarà l’occasione per la presentazione ufficiale della piattaforma italiana di Global Voices Online, già da alcune settimane in fase di messa a punto. (G.M. per NL)