Dolby Audio Update. Le specifiche dei ricevitori europei HDTV

Diversi gruppi broadcast e di costruttori hanno di recente operato in modo collaborativo per identificare quali formati siano preferibili da parte dei broadcaster


Presspool.it

Dato che il consorzio DVB non ha specificato quale codec audio debba essere utilizzato per le trasmissioni di prossima generazione, diversi gruppi broadcast e di costruttori hanno di recente operato in modo collaborativo per identificare quali formati siano i preferibili da parte dei broadcaster, formati che saranno poi inclusi nei nuovi ricevitori europei. Nella tabella sotto sono riportati i punti fondamentali relativi ai formati multicanale esaminati fino a oggi

Dolby Digital Plus
HE-AAC con Transcoder
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EBU



Entrambi i codec sono considerati i migliori candidati per l’HDTV via satellite, cavo, terrestre e IPTV.

EICTA



Specifiche ricevitore HDTV necessario o Dolby Digital Plus o HE-AAC, con modelli paneuropei che di solito offrono entrambi.

HD Forum (Francia)



Sia Dolby Digital Plus che HE-AAC richiesti per la tv terrestre, con transcodifiche per HE-AAC entro 31 Dicembre 2009.

NorDig (Svezia, Norvegia, Islanda, Finlandia, Danimarca)



Sia Dolby Digital Plus che HE-AAC richiesti per i mercati orizzontali in HD, a meno che l’operatore assicuri che un singolo formato audio sia sufficiente per una rete specifica.

RiksTV (Norvegia trasmissioni terrestri)


Servizio in trasmissione dal settembre 2007; necessita transcoder.

HD Forum spagnolo

Sia il Dolby Digital Plus che l’HE-AAC richiedono mercati orizzontali.

KIGEiT (Trasmissioni terrestri polacche)

Come pubblicato dalla KIGEiT, la Camera del Commercio Polacca per l’elettronica e le telecomunicazioni.

Inoltre sono più di 200 i servizi tv europei che già irradiano con audio convenzionale in Dolby Digital, quindi la prossima generazione di ricevitori dovrà tipicamente essere compatibile con questo formato.

Nuovo aacPlus di Dolby Broadcast Solutions

Nel Novembre 2007, la Dolby ha acquisito la Coding Technologies, importante attore dello standard HE-AAC. Dolby intende portare al mercato delle soluzioni migliorative in grado di estendere e semplificare l’uso di questa tecnologia in tutti gli ambienti broadcast. Oltre a provvedere a nuovi strumenti professionali di codifica con completa compatibilità col Dolby E e metadati Dolby Digital, si stanno anche sviluppando nuove implementazioni per decoder multicanale ―compreso un doppio decoder combinato Dolby Digital Plus e aacPlus by Dolby ―che renderà più semplice e più economico per i costruttori di ricevitori far fronte alle esigenze dei mercati europei.

Sui livelli audio del DVB

La differenza di volume che percepiamo nel cambio tra i vari canali tv è davvero fastidiosa. La Dolby Laboratories sta lavorando su diversi fronti per risolvere questo problema. Di recente è stato rilasciato un interessante bollettino tecnico Dolby® Technical Bulletin 11, una nota applicativa che riguarda il livello di emissione specifico per i servizi DVB. Il bollettino riassume i risultati delle ricerche nel settore delle differenze sul loudness percepito e i suoi livelli tra l’audio MPEG-1 LII e il Dolby Digital Plus.

Per molti anni la Dolby ha lavorato con la EBU in qualità di membro del Gruppo Progetto B/MCAT per migliorare l’aspetto tecnico dell’audio multi canale in trasmissione.
Fino all’introduzione del Dolby Digital nella tv digitale europea nei tardi anni 90, l’audio broadcast era limitato allo stereo. All’inizio, il modo unico di trasmettere con successo 5.1 canali in Dolby Digital era aggiungere il bitstream 5.1 allo stream di programma esistente (che consisteva in audio e video in MPEG-1 LII). Lo stream Dolby fa impiego di uno stream di metadati per la normalizzazione dei dialoghi, mentre la codifica MPEG-1 LII non lo fa.

Gli spettatori europei con un ricevitore set-top box connesso a un impianto home theater A/V hanno sempre patito notevoli differenze di livello tra i due formati audio.

Il bit stream digitale Dolby Digital (in uscita dal set-top box) veniva decodificato e attenuato nel ricevitore A/V, mentre l’audio PCM dallo stream MPEG-1 LII veniva restituito in uscita senza alcuna attenuazione. Nelle trasmissioni DVB, la programmazione veicola la traccia stereo MPEG-1 LII con un loudness tipico medio di circa –20 dBFS Leq(A), una differenza di livello di quasi 10 dB se comparato al Dolby Digital a –31 dBFS.]

Questa problematica è diventata ancor più d’attualità durante gli ultimi dieci anni con la diffusione massiccia del Dolby Digital nel DVB. Fortunatamente, tutti i decoder Dolby Digital o Dolby Digital Plus implementati nei dispositivi DVB HD e SD per broadcast possono comunque essere utilizzati al meglio al fine di trovare soluzioni assai semplici a questa problematica.

Su un qualsiasi decoder, la modalità RF è richiamabile, variando il livello di playback del Dolby Digital a –20 dBFS (invece che a –31 dBFS). In questa modalità RF, il livello medio del Dolby Digital è molto più vicino a quello dell’MPEG-1 LII. Per il segnale su uscite digitali S/PDIF e HDMI™, l’audio PCM può essere tagliato di 11 dB, pur lasciando passare il bitstream Dolby Digital intatto. Questo approccio assicura livelli uniformi sulle uscite dell’apparato broadcast, ma anche quando ascoltiamo l’audio tramite un apposito ricevitore AV.

Il Bollettino Tecnico 11 indica le specifiche su come implementare tali correzioni ed è disponibile per tutti i possessori di licenza Dolby. La modalità di commutazione nel decoder può essere attivata mediante un aggiornamento trasmesso via etere per gli apparati e le piattaforme già in uso. Anche se queste soluzioni non risolvono completamente la problematica, costituiscono comunque un’alternativa molto efficace, composta dal semplice richiamo di una modalità operativa già presente in ogni decoder Dolby Digital diffuso nel mondo.

Altre informazioni su Dolby sono disponibili sul sito dell’importatore italiano www.audiointernational.it e su www.dolby.com

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