Con 171 voti a favore, 128 contrari e 6 astenuti l’Assemblea del Senato, il 22 luglio ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante: “Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato” (cosiddetto “Lodo Alfano”: ddl 903).
È così convertito in Legge ordinaria il DdL, d’iniziativa del Ministro della giustizia, Angelino Alfano, già approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 27 giugno 2008, presentato alla Camera dei deputati il 2 luglio 2008, e approvato dall’Aula il 10 luglio 2008.
La legge entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento – costituito da un unico articolo – dispone che:
salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali nei confronti del Presidente della Repubblica, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera e del Presidente del Consiglio sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione;
la sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione;
l’imputato può rinunciare in ogni momento alla sospensione;
la sospensione non impedisce al giudice di provvedere per l’assunzione delle prove non rinviabili;
la sospensione opera per l’intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura, né si applica in caso di successiva investitura in altra delle cariche o delle funzioni.
Tali disposizioni si applicano anche ai processi penali in corso, in ogni fase, stato o grado, alla data di entrata in vigore della legge.