Il contratto di acquisto on line è concluso solo se è stata ricevuta una email di conferma, contenente il riepilogo dell’ordine, i tempi della consegna e l’esistenza del diritto di recesso.
La pagina web di conferma è, quindi, la conditio sine qua non del perfezionamento dell’acquisto. Ciò è previsto da uno dei contratti tipo definiti da Unioncamere, alla stregua della creazione di un mercato più equilibrato e trasparente. Infatti, all’indirizzo www.contratti-tipo.camcom.it è possibile consultare liberamente una banca-dati on line, nella quale sono raccolti i 30 contratti tipo, 6 pareri sulle clausole inique e 3 codici di etica nazionale. È il risultato dell’iniziativa frutto della legge di riforma del sistema camerale nazionale del marzo 2010, la quale ha espressamente previsto lo sviluppo di proposte dirette alla redazione di contratti tipo e l’analisi delle clausole inique nei contratti conclusi con i consumatori. Le dimensioni che interessano i contratti tipo sono vari: commercio, artigianato, editoria, turismo, trasporto, locazione, vendite immobiliari ed edilizia. Le clausole inique sono diffuse e molto pregiudizievoli per il consumatore, il quale parte debole del negozio giuridico, è sempre più soggetto a vessatorietà da parte del contraente forte. Un esempio è l’uso sempre più consueto di clausole che non contengono una disposizione, bensì un mero rinvio alla legge, il quale spesso è idoneo ad “annebbiare” il mercato. Si tratta di vere e proprie variazioni unilaterali delle condizioni contrattuali a danno del consumatore. I settori più a rischio di clausole vessatorie sono: vendita on line dei beni di consumo, fornitura di servizi on line, centri di estetica e benessere, corsi di formazione e scuola guida. La ratio dell’introduzione dei “contratti tipo” e dei pareri annessi è, di certo, la trasparenza della compravendita, ma intrinsecamente estesa anche alla possibilità di prevenire ed evitare ex ante il sorgere di controversie tra impresa e consumatore. Equità del mercato quindi significa armonia e libertà delle operazioni compiute. Di conseguenza il progetto di Unioncamere è un tassello di un mosaico ben più esteso, per un mercato trasparente, equo, attrattivo e pulito da un inutile contenzioso civile. (C.S. per NL)