“Nuovo cinema camorra”, la più grande operazione antipirateria degli ultimi anni è stata compiuta nella notte del 10 novembre a Napoli da oltre 650 uomini della Guardia di Finanza con l’impegno di 190 automezzi, un elicottero, unità antiterrorismo e unità cinofile.
Il nome dell’operazione, come ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore, è dovuto al fatto che ormai la contraffazione delle opere intellettuali è organica agli interessi più evoluti della camorra. Dopo un’intensa e coordinata attività investigativa partita nel 2006 dal Gruppo Guardia di Finanza di Fiumicino e approdata al Dipartimento Antimafia di Napoli in stretta collaborazione con i Servizi di Antipirateria della SIAE, sono state effettuate all’alba 40 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA nei confronti di affiliati al clan Mazzarella. 125 le perquisizioni a Napoli e provincia con il sequestro di conti correnti, beni mobili e società per oltre 200 milioni di euro. 32 le centrali di duplicazione clandestina scoperte con 2.300 masterizzatori, 1 milione di CD e DVD illegali e 3 milioni di locandine di film che usciranno a Natale. L’operazione attesta e documenta come la pirateria audiovisiva sia diventata una delle principali e più efficienti fonti di finanziamento della camorra. Alla conferenza stampa cui ha partecipato tra gli altri Andrea De Gennaro, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, il Procuratore della Repubblica di Napoli Lepore ha ringraziato la SIAE, rappresentata dal Direttore dei Servizi di Antipirateria Vito Alfano, che ha portato i saluti e i ringraziamenti del Presidente della SIAE Giorgio Assumma: “L’importante operazione attuata dalla Procura della Repubblica di Napoli e dalla Guardia di Finanza con la collaborazione della SIAE, costituisce la migliore risposta a quanti lamentano uno scarso impegno delle istituzioni nazionali nella lotta contra la pirateria – ha dichiarato Assumma – Mi riferisco in particolare agli Stati Uniti d’America che spesso, attraverso le loro rappresentanze diplomatiche, hanno imputato al nostro Paese un’insufficiente azione contro la contraffazione. Mi riferisco anche quegli autori ed editori italiani e stranieri che, evidentemente non bene informati, hanno talora contestato alla stessa SIAE un scarso impegno al riguardo. La verità è tutt’altro: la SIAE nel mondo ha la più estesa e capillare rete territoriale capace di produrre informazioni utili per prevenire e reprimere le violazioni dei diritti degli autori. Ciò la mette in condizioni di fornire costantemente elementi utili e fondamentali alle indagini e una valida collaborazione alla Guardia di Finanza, all’arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato e in talune città, anche ai Vigili Urbani”. (fonte SIAE)