La minaccia di una procedura di infrazione per l’Italia in merito al mancato recepimento della direttiva Barnier sembrerebbe svanire in una nuvola di fumo.
Mesi fa la Direzione Generale dell’UE aveva chiesto chiarimenti al Governo italiano sul recepimento della direttiva che sancisce la liberalizzazione delle collecting negli stati membri, specialmente nella parte in cui non abroga l’art 180 della legge 633/1941, disposizione che riserva in via esclusiva a SIAE l’attività di raccolta dei proventi del diritto d’autore (di fatto salvando un monopolio).
Lo scorso 20 luglio SIAE aveva diffuso un comunicato stampa in cui affermava che “non è in corso al momento alcuna procedura di infrazione nei confronti del Governo italiano per il decreto di recepimento della direttiva Barnier, che ha mantenuto in Italia l’esclusiva dell’intermediazione del diritto d’autore a SIAE, ad eccezione dei diritti online che sono già liberi”. Sempre nel comunicato si leggeva dell’insuccesso della proposta di emendamento alla legge di recepimento della direttiva Barnier avanzata dal deputato Emiliano Minnucci “per difetto di materia”.
Una conferma di quanto detto da SIAE è arrivata dopo l’incontro di ieri, 5 settembre 2017, del Ministro dei beni culturali Dario Franceschini (in foto) e il Sottosegretario di Stato alle politiche Ue, Sandro Gozi, con la Commissaria europea per l’economia digitale, Mariya Gabriel, in cui si è parlato (anche) di diritto d’autore e disciplina delle collecting. A margine di questo incontro lo stesso Ministro Franceschini ha reso pubblico, con una nota, che non ci sono procedure di infrazione pendenti sull’Italia in riferimento al recepimento della direttiva Barnier.
Nella stessa nota il Ministro ha precisato che i rapporti con il Parlamento restano interlocutori e che il governo italiano offre la propria disponibilità a discutere sulle modalità per permettere ad altri enti e organismi di gestione collettiva senza scopo di lucro di esercitare la propria attività in Italia. Nonostante le rassicurazioni, la lettura comparata dei testi di legge europeo e italiano desta qualche perplessità sulla compatibilità tra le istanze di liberalizzazione e la persistenza del monopolio della SIAE sul territorio italiano (V.D. per NL)