Diritto autore e web. Tribunale Roma respinge reclamo Youtube contro provvedimento 16/12/09 a favore di Mediaset. Ma…

Il Tribunale di Roma, riunito collegialmente, ha respinto il reclamo di Youtube e confermato il provvedimento emesso il 16 dicembre che condannava il più famoso sito di video a rimuovere dai server tutti i contenuti caricati senza il benestare di Mediaset.

Il riferimento specifico è agli spezzoni di "Grande Fratello", secondo il Biscione "ampiamente in testa nelle classifiche dei video più cliccati" (circostanza che invero andrebbe vista positivamente, almeno in termini di riverberazione pubblicitaria, ndr). "Questa nuova ordinanza si inserisce nella causa iniziata nel luglio 2008 da Mediaset contro Youtube e rafforza ulteriormente il principio della tutela del diritto d’autore e della proprietà intellettuale", dichiara l’ufficio stampa del gruppo raffigurato dal serpentone col fiore in bocca (mutuato dal simbolo, invero poco tranquillizzante, dei Visconti di Milano – foto). "Un principio che finalmente diventa patrimonio di tutti gli editori e che potrà essere applicato nei confronti di ogni sito web che viola la proprietà dei diritti altrui", esulta Cologno. "L’ordinanza odierna ribadisce infatti che anche i siti come Youtube devono rispondere alle consuete regole commerciali: contrariamente a quanto avveniva finora, da oggi solo chi investe in contenuti ha il diritto di sfruttarli economicamente anche online attraverso la raccolta pubblicitaria o altre fonti di ricavo. Ne consegue, e l’ordinanza lo stabilisce espressamente, che gli oneri tecnologici per ottenere il rispetto di tale diritto non possono essere a carico di chi ne è titolare", insistono dal gruppo tv più importante d’Italia. "Da oggi si apre quindi una nuova era per tutti gli editori italiani che potranno stringere rapporti economici con gli operatori internet, ognuno nel rispettivo ruolo, sulla base di un nuovo contesto di regole chiare e definite", chiude il comunicato dell’azienda televisiva. Può darsi che sia come dicono quelli di Mediaset. Ma avranno ben valutato il contraccolpo d’immagine che simili iniziative repressive (quand’anche giuridicamente forti) comportano nei confronti del popolo degli internauti? (A.M. per NL)

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