Dal prossimo 1° giugno e dopo diverse esitazioni, in GB entrerà in vigore la nuova disciplina in materia di diritto d’autore delle opere on line, che consentirà di fare gratuitamente copie private di materiale protetto, e di usarne citazioni, brani, saggi ecc., nei limiti del cosiddetto uso ragionevole, in gergo, "fair dealing".
Le prime impressioni espresse da autorevoli esponenti in materia sembrerebbero positive, poiché questa nuova normativa cercherebbe di garantire la tutela del diritto d’autore senza con ciò sacrificare i bisogni dell’utente. Infatti, per esempio ad avviso del prof. Tosi Emilio, la teoria dell’uso ragionevole del materiale protetto non solo sarebbe compatibile con la tutela del diritto d’autore stesso, ma ben potrebbe equilibrare da un lato le esigenze degli autori e dall’altro quelle degli utenti, e ciò tenuto conto del fatto che l’uso amatoriale del materiale protetto -in assenza quindi di uno scopo commerciale e di lucro- e l’occasionalità della diffusione (quanto a quantità e qualità) non pregiudicano lo sfruttamento economico dell’opera tutelata. Anche secondo l’avvocato Stefano Galli la nuova normativa inglese merita un parere positivo, in quanto cercherebbe di consentire la creazione di nuove opere tutelandone l’autore, senza però impedirne la diffusione e la circolazione, che devono essere ovviamente il più estese possibile. Secondo Galli, in Italia il diritto d’autore è difeso da quelle che sono le effettive contraffazioni, ma con ciò non si può dire di avere raggiunto un impianto normativo ottimale tenuto conto dell’evoluzione tecnologica, che impone un costante adeguamento della disciplina vigente. Per Luigi Masani, invece, seppur ritenga che la nuova disciplina inglese non possa essere considerata una novità assoluta, ammira il fatto che sia stato commissionato uno studio indipendente sulla riforma del copyright e ne vengano espunte le indicazioni migliori per avviare una riforma organica della materia. Masani auspica che ciò avvenga anche in Italia, dove, a suo dire, sino ad oggi sarebbero stati garantiti alcuni privilegi a discapito di condivisibili principi europei in materia. (D.G. per NL)