Dopo il flop dell’asta dei diritti tv per il triennio 2018-2021, la Lega Serie A prepara un nuovo bando mentre i presidenti di alcuni club valutano la possibilità di aprire un canale tematico proprietario della massima serie del calcio italiano.
Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, si è detto molto deluso dall’unica offerta pervenuta nella fallimentare asta: “Il prodotto-calcio vale molto, ma davvero molto di più”. L’unica offerta pervenuta, quella di Sky che ammonta a 465 milioni di euro all’anno per i pacchetti A e D, non si avvicina al guadagno di 1 miliardo di euro prospettato dall’advisor Infront per la Lega Serie A, che adesso è costretto a riformulare il bando orientandolo per prodotto e non più per piattaforma. Secondo il presidente del Torino Urbano Cairo l’intoppo potrebbe creare una nuova opportunità; ventila infatti la possibilità di investire sull’apertura di un canale della Lega Serie A, sull’esempio di successo della Liga Spagnola. Cairo ha dichiarato all’ANSA: “È il momento della svolta, o individuiamo un nuovo sistema di vendita o ci facciamo un nostro canale, come già lo fa la Liga spagnola, con risultati eccellenti. Con questo sistema la Lega riuscirebbe a incassare più soldi, senza dimenticare che avrebbe un pricing molto competitivo, con costi di gestione più bassi di un broadcaster tradizionale Dovremmo strutturarci con un centinaio di persone giuste, dovremmo fare gli editori e dotarci di nuovi dipartimenti, ma la cosa non mi spaventa. È un progetto fattibilissimo. Potremmo essere costretti ad aprire il canale della Lega e scoprire poi di aver fatto l’affare della vita. Come è successo a me quando mi misi in proprio dopo essere stato mandato via da Mondadori”. L’editore di RCS e La7 è già pronto, ma i club sono ancora divisi tra il progetto innovativo e la riformulazione del bando. La lega ha tempo fino a fine anno per una risoluzione sul tema e il destino dei diritti tv del calcio italiano potrebbe essere definito alla soglia del 2018. (P.B. per NL)