Il progetto dell’Unione europea di introdurre norme che garantiscano il diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali è oggi di un passo più vicino alla realtà grazie all’approvazione del Parlamento europeo.
Il Parlamento ha in effetti votato, a stragrande maggioranza, per un potente progetto di legge frutto dei negoziati tra le tre istituzioni: Parlamento, Consiglio e Commissione. Il progetto conferisce all’indagato il diritto di ricevere informazioni sulle prove a suo carico e di ottenere assistenza legale nella propria lingua nei procedimenti penali dinanzi a tutti i giudici dell’UE, assicurando così a chiunque nell’intera Unione il diritto a un giudice imparziale. È questa la prima di una serie di misure per un processo equo previste dal trattato di Lisbona che autorizza la Commissione europea a presentare proposte nel settore del diritto penale. È inoltre la prima misura in assoluto a livello UE che stabilisce norme minime comuni in materia di diritti processuali. Attualmente se ne attende l’approvazione da parte del Consiglio. (Europa Regioni)