Dunque la pandemia da Coronavirus non sarebbe così grave come ci avevano raccontato. Probabilmente l’hanno avuta nelle scorse settimane (forse mesi), ce l’hanno e l’avranno qualche milione di persone al mondo. Perlopiù inconsapevolmente. Se le cose stanno come ci stanno dicendo in queste ore (durante le quali si è passati dall’eccessivo allarmismo ad un’allarmante distensione), ciò porterebbe a rivedere enormemente al ribasso le stime della letalità e della mortalità, in quanto si ridurrebbe (come peraltro supposto dall’inizio da alcuni medici) ad una influenza molto contagiosa, ma con effetti spesso al di sotto della maggioranza delle altre.
0,006%
Con buona pace di coloro che ci stanno chiudendo le porte in faccia, con ogni probabilità il Coronavirus è già presente in centinaia di migliaia di casi in molti stati dell’UE, in maniera incognita (a proposito: il rapporto tra popolazione cinese ed infettati è dello 0,006%).
La vera pandemia
Al netto delle macerie che ora dovremo rimuovere a seguito di una gestione a dir poco amatoriale dell’emergenza, il Coronavirus ci ha lasciato in eredità un neologismo: infodemia. L’unica vera e pericolosa pandemia che abbiamo conosciuto.