"Lo ‘switch off’, ovvero il passaggio alla nuova tecnologia, previsto per il prossimo 31 ottobre – dichiara Ruzzante – potrebbe avvenire senza regole certe sul posizionamento dei canali nella piattaforma, che si verifichera’ in maniera casuale, salvo garantire un ordine privilegiato per i canali Rai e Mediaset”.
”In assenza di un quadro normativo univoco, – continua Ruzzante – a farne le spese saranno i piccoli operatori che rischiano di scomparire, nella piattaforma digitale terrestre, in posizioni di scarsissima visibilita’: non avere certezze sul posizionamento di ciascun canale (eccetto quelli nazionali) non rende agevole la vendita della pubblicita’, che gia’ risente degli ascolti in calo e della crisi”. ”A salvaguardia dell’utenza – propone l’esponente del Pd – sarebbe opportuno prevedere che nel primo blocco di numeri (1-99) della piattaforma digitale terrestre fosse mantenuto l’ordine gia’ presente in analogico, con i canali nazionali ad occupare i primi numeri del telecomando e a seguire i canali delle tv locali e, a partire dalla posizione 100, introdurre la numerazione a tre cifre per tutti gli altri canali”. (Asca)