I lettori più assidui di questo periodico sanno che ne stiamo parlando da almeno due anni e che dal settembre del 2008 avevamo intensificato gli avvertimenti. Le tv locali si stanno facendo scippare l’avviamento, cioè la presintonizzazione sul telecomando. A rischio, soprattutto, le reti nazionali minori e le grandi emittenti regionali che oggi occupano i numeri del bastone del comando che vanno dall’ottavo al ventesimo o trentesimo posto (a seconda della funzionalità dell’apparecchio). Per loro il rischio è di vedersi relegati nel ghetto dei logical channel number (LCN) prossimi al migliaio, con potenziale di frequentazione vicino allo zero. Un po’ come accade con Sky, dove le visite maggiori si hanno nel gruppo di canali che va dal 100 al 181 (generalisti), dal 200 al 264 (sport), dal 300 al 399 (cinema), dal 400 al 491 (documentari), dal 500 al 580 (news), dal 600 al 699 (programmi per bambini), dal 700 al 795 (canali musicali). Le "altre tv" si piazzano dall’800 al 965, con potenzialità di visione ovviamente notevolmente inferiori (se non altro per stanchezza del telenauta). Però col vantaggio di una più democratica codificazione a tre cifre. Per salvare il salvabile, le intorpidite emittenti locali stanno cercando di chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, chiedendo, appunto, di aggiornare i numeri LCN con il sistema delle tre cifre (101, 102, 103… 201, 301, 401, ecc..). Ma i big player non ci stanno: essendosi ben piazzati ai comodi e preziosi numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, di mollare la posizione acquisita non ci pensano nemmeno. E ciò è comprensibile, tanto più che il vantaggio è stato praticamente loro regalato. "Troppa superficialità. Troppo affidamento. Le televisioni locali hanno sottovalutato il digitale terrestre. Ma non nelle sue potenzialità tecnologiche, quanto nel tipo di approccio politico che esso imponeva. Così ora si trovano, a giochi quasi completati, a scoprire, con terrore, che molte di esse lasceranno canali presintonizzati in posizioni interessanti del telecomando e coerenti con l’utenza ricevente per canali collocati in numerazioni assurde (grazie ai codici LCN già spartiti dai grandi) e in direzione opposta alle antenne riceventi. Cosicché nessuno le cercherà (più) e chi lo farà non le troverà (più). Di ciò dovranno ringraziare i loro rappresentanti ai tavoli istituzionali. Chi è causa del suo mal, pianga sè stesso". Lo scrivevamo il 20 gennaio 2009. Nemo propheta in patria sua.