Il 20 gennaio si terrà a Roma la riunione del Comitato Nazionale Italia Digitale, che ha quale ordine del giorno la calendarizzazione degli switch-off del 2010.
In tale occasione, probabilmente, verrà presa la decisione di slittare la migrazione dell’area tecnica 3 (Piemonte orientale e Lombardia, esclusa Mantova e compresa Piacenza) al secondo semestre 2010, allo scopo di evitare disagi connessi alle trasmissioni televisive in occasione delle elezioni di marzo ed dei Mondiali di calcio di giugno (tale ipotesi, si ricorderà, era stata prospettata per primo da questo periodico nell’ottobre scorso). Per lo stesso motivo, lo switch-over dell’area tecnica 3 (la migrazione anticipata di Raidue e Retequattro), secondo alcune indiscrezioni, potrebbe avvenire a luglio 2010, quindi a ridosso dello switch-off, come del resto prospettato in occasione dell’ultima riunione del CNID. La posticipazione dello switch-off dell’area tecnica 3, che determinerà un super switch-off del Nord Italia (in tale ipotesi migreranno a distanza ravvicinata: Piemonte orientale, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguria), consentirà altresì al MSE-Com di concludere l’aggiornamento del database degli impianti televisivi operanti in Lombardia, dove, in conseguenza dei noti e cronici problemi operativi del locale Ispettorato Territoriale, la magistratura civile è spesso intervenuta in supplenza della P.A. nella risoluzione di problematiche interferenziali tra emittenti, ordinando lo spegnimento o la modifica di molti impianti di radiodiffusione televisiva, così determinando un quadro radioelettrico non del tutto noto all’Amministrazione, di cui, nondimeno, si dovrà tener conto nella redazione del master plan propedeutico alla digitalizzazione integrale (per evitare lo smarrimento di impianti che ha contraddistinto i lavori preparatori della migrazione televisiva laziale). Intanto, per supportare la comunicazione all’utenza, il Governo ha destinato alle campagne promozionali del 2010 sul DTT 53,5 milioni di euro.