"Nel passaggio a Roma dall’analogico al digitale, stupisce che alcuni giornali abbiano prese per buone le valutazioni del direttore dell’Auditel Walter Pancini – uno dei sostenitori del digitale terrestre – che senza disporre degli strumenti necessari ha rilasciato dati percentuali ottimistici da considerare privi di fondamento".
Inizia così un comunicato dell’associazione di tv locali Conna che si richiama alle dichiarazioni di dieri dell’istituto di rilevazione degli ascolti. "L’Auditel poteva al massimo riferire in merito alle famiglie dotate dei rilevatori che sono una infima minoranza rispetto alla cittadinanza italiana, per giunta ben rifornite per tempo di ricevitori e antenne adatte alla migliore ricezione – continua il soggetto portatore di interessi diffusi nel settore radiotelevisivo – Il Conna, la nostra associazione, ha mandato suoi inviati in diversi luoghi a interrogare nel modo più semplice i cittadini (strada, fermate metropolitana ecc..) e i dati sono risultati allarmanti: oltre il 60 per cento ha riscontrato gravi problemi di ricezione a partire dalla mattina del 16 novembre. Gli inconvenienti dovuti all’adozione intempestiva di un sistema digitale fallimentare che doveva invece aver luogo attraverso il satellite lasciando inalterate le trasmissioni in analogico se non altro per evitare di mandare al macero milioni di ricevitori, continueranno perché a differenza di quelli analogici, i segnali in digitale hanno bisogni di essere trasmessi con potenze di gran lunga maggiori". Conclude il Conna: "La situazione certamente migliorerà, ma i difetti congeniti di un sistema inadatto a servire un territorio dall’orografia complessa come quello italiano permarranno".