Molte le segnalazioni giunte ieri al Codacons da parte di cittadini della capitale che si ritrovano nell’impossibilità di vedere normalmente i canali televisivi a causa dello switch-off.
"I problemi riguardano soprattutto la risintonizzazione dei canali, operazione che sembra meno facile di quanto annunciato – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – in particolare i maggiori disagi sono segnalati dagli anziani e da coloro che non hanno acquistato un nuovo televisore ma hanno preferito munirsi di decoder. Difficoltà riguardano anche le antenne, che in numerosi casi hanno richiesto l’intervento di un antennista per il loro riposizionamento, con costi (tra antenne, decoder o nuovo televisore) non indifferenti per la cittadinanza". Considerati i disagi patiti dagli utenti il Codacons ha annunciato "la presentazione di un ricorso d’urgenza in Tribunale, finalizzato a posticipare la data dello switch-off in modo tale da consentire a tutti i residenti della capitale di ottenere le giuste informazioni e trovarsi preparati al passaggio alla tv digitale, e per evitare che una parte della popolazione romana resti indietro e senza possibilità di vedere la tv". Tra le lamentele ricevute in questi giorni dall’associazione di consumatori, vi sono quelle relative alla piattaforma Tivusat, la piattaforma di Rai, Mediaset e LA 7 "che, in teoria, dovrebbe essere utilizzata per chi, avendo il segnale tv debole, non riesce a ricevere i canali del digitale terrestre. Peccato che le smart card – in base alle segnalazioni giunte all’associazione – siano introvabili e che il call center per avere informazioni, l’ 199 309 409 sia una "bufala mangiasoldi", denuncia senza mezzi termini il Codacons. "Il numero unico, infatti, costa la bellezza di 14,26 centesimi di euro al minuto. Peccato che sia impossibile mettersi in contatto con un operatore, qualunque opzione si scelga, salvo non si abbia già la smart card, quelle che appunto non si trovano. Eppure l’opzione 3, stando alla voce automatica, dovrebbe servire a chiedere assistenza", continuano i consumatori. "Il Codacons chiede all’ Authority delle Comunicazioni di intervenire e verificare la regolarità di questo call center", conclude il comunicato dell’associazione.