Si è tenuta oggi a Roma la riunione degli operatori nazionali per raccogliere le manifestazioni d’interesse per i canali per la costruzione delle reti sull’intero territorio italiano con tecnologia SFN.
La riunione era finalizzata ad individuare, per quanto possibile, una ripartizione delle risorse frequenziali condivisa da tutti, da sottoporre alla P.A. (in pratica i canali prescelti da ciascuno), onde evitare un’assegnazione dall’alto che avrebbe potuto determinare insoddisfazioni sfocianti in ricorsi giudiziari pericolosi per il rispetto dei termini della migrazione diffusiva da analogico a digitale. Come già anticipato su queste pagine, di massima le reti avevano già individuato una possibile spartizione dei canali impiegabili sull’intero territorio nazionale, compatibilmente con le assegnazioni all’Italia previste dal Piano di Ginevra. Sennonché, un operatore di primario spessore avrebbe avanzato (non si sa se a titolo di provocazione o sulla base di considerazioni tecniche) quattro canali identici a quelli di altri due (grandi) operatori, così determinando l’impossibilità di addivenire ad un accordo pieno. Ora, salvo riconciliazioni in extremis, il verbale con le manifestazioni d’interesse così raccolte verrà sottoposto alla P.A. di specie che dovrà decidere le assegnazioni effettive.