Dopo Sky e Telecom Italia Media, anche la RAI impugna al Tar del Lazio il nuovo bando di gara del Ministero dello Sviluppo economico per l’assegnazione gratuita di diritti d’uso di frequenze in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione in digitale terrestre.
Nel ricorso depositato al Tribunale amministrativo, come apprende Radiocor, la RAI chiede l’annullamento, previa sospensione, del bando per l’assegnazione di 6 multiplex (frequenze) elaborato in base alle indicazioni contenute nella delibera 497/10/CONS dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni che ha fissato il disciplinare di gara. Le societa’ che hanno presentato la documentazione per partecipare al beauty contest con cui il ministero assegnera’ le frequenze sono in tutto dieci, per un totale di 17 domande (ciascun soggetto poteva concorrere per piu’ lotti). I lotti sono divisi in tre gruppi: il gruppo A (tre lotti per tre multiplex), riservato ai nuovi entranti e a chi ha un solo multiplex, a cui partecipano Europa 7, Sky, Canale Italia, Prima Tv, 3 Italia, Tv Italia e Dbox di Einstein Multimedia; il gruppo B, composto da due lotti, a cui potevano partecipare anche i grandi e per il quale hanno presentato domanda Rai, Mediaset e Telecom Italia Media. Il gruppo C, una frequenza per il Dvb-t2, il digitale terrestre di nuova generazione, riservato a chi ha gia’ una rete Dvb-h per la tv in mobilita’, per il quale ha presentato domanda Telecom Italia. Nelle intenzioni del ministero la gara consentira’ di aprire ulteriormente il mercato televisivo italiano a nuovi soggetti e di chiudere la procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese avviata dalla Commissione europea nel 2006. Si attende ora la fissazione dell’udienza in cui i ricorsi di RAI, Telecom Italia Media e Sky saranno discussi davanti alla Seconda sezione del TAR del Lazio. (Radiocor)