Il presidente del Corecom piemontese, Massimo Negarville, è stato netto: «La nuova tecnologia non risolverà i problemi di copertura nelle vallate. Chiederemo lo slittamento dello switch over se nel frattempo non sarà operativa TivuSat, la piattaforma satellitare di Rai e Mediaset».
Il Piemonte lancia l’allarme sul digitale terrestre: al convegno "La tv digitale terrestre in Piemonte", Massimo Negarville, presidente del Corecom piemontese (organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale) ha espresso preoccupazioni, soprattutto sulla copertura del segnale. «Nessuno ha negato le potenzialità di questa rivoluzione, ma non dobbiamo aspettarci che dove il segnale oggi arriva disturbato il digitale migliorerà la situazione». Al contrario: «Nelle valli piemontesi e in quelle del resto d’Italia, dove la televisione addirittura non si vede, il decoder non servirà».
Per questo il Piemonte, regione dove sparirà nel corso del 2009 il segnale analogico, è intenzionato a chiedere lo slittamento dello switch-over se entro il 20 maggio (data prevista per lo spostamento di Rai2 e Rete4), non sarà già disponibile TivuSat, la piattaforma satellitare Rai-Mediaset alternativa a Sky.
Le difficoltà tecniche legate alla copertura sono confermate anche da Andrea Ambrogetti, presidente di Dgtvi, associazione per il digitale terrestre, che ammette: «Dove non c’è copertura non ci sarà neppure segnale digitale, ma questa è stata da subito una nostra preoccupazione e, assieme alla Rai, abbiamo affrontato parallelamente la questione del satellite».
Il Piemonte è una delle regioni dove entro quest’anno avverrà il passaggio al digitale, assieme a Trentino, Lazio, Campania e Val d’Aosta, per un totale di 14 milioni di cittadini. (Agenda comunicazione.it)
Il Piemonte lancia l’allarme sul digitale terrestre: al convegno "La tv digitale terrestre in Piemonte", Massimo Negarville, presidente del Corecom piemontese (organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale) ha espresso preoccupazioni, soprattutto sulla copertura del segnale. «Nessuno ha negato le potenzialità di questa rivoluzione, ma non dobbiamo aspettarci che dove il segnale oggi arriva disturbato il digitale migliorerà la situazione». Al contrario: «Nelle valli piemontesi e in quelle del resto d’Italia, dove la televisione addirittura non si vede, il decoder non servirà».
Per questo il Piemonte, regione dove sparirà nel corso del 2009 il segnale analogico, è intenzionato a chiedere lo slittamento dello switch-over se entro il 20 maggio (data prevista per lo spostamento di Rai2 e Rete4), non sarà già disponibile TivuSat, la piattaforma satellitare Rai-Mediaset alternativa a Sky.
Le difficoltà tecniche legate alla copertura sono confermate anche da Andrea Ambrogetti, presidente di Dgtvi, associazione per il digitale terrestre, che ammette: «Dove non c’è copertura non ci sarà neppure segnale digitale, ma questa è stata da subito una nostra preoccupazione e, assieme alla Rai, abbiamo affrontato parallelamente la questione del satellite».
Il Piemonte è una delle regioni dove entro quest’anno avverrà il passaggio al digitale, assieme a Trentino, Lazio, Campania e Val d’Aosta, per un totale di 14 milioni di cittadini. (Agenda comunicazione.it)