Pare che tra i mille proclami di un successo della DTT delle prime ore della migrazione nel Trentino questo periodico sia stato praticamente l’unico con tono critico.
Forse che gli altri organi di stampa si accontentino dei comunicati ufficiali di un governo che ha già decretato a priori che il DTT sarà un successo? Mah. Intanto noi osserviamo, c’informiamo e riferiamo. E mentre, appunto tra gli stessi problemi visti in Piemonte, il Trentino passa integralmente alla tv digitale,lasciandosi dietro i consueti oscuramenti, l’Alto Adige si prepara al 28 ottobre, quando, come riferisce la Provincia Autonoma di Bolzano "133 canali, in italiano, tedesco, inglese e francese: sono quelli che, secondo l’elenco tecnico stilato dalla RAS, si potranno vedere a Bolzano e dintorni dal 28 ottobre, giorno del passaggio dalla “vecchia” televisione analogica al nuovo sistema digitale". Rende noto la Provincia: "Mancano meno di due settimane alla prima tappa del passaggio dal sistema analogico alla TV digitale terrestre, quella che il 28 ottobre interesserà le zone di Bolzano, Laives e Bassa Atesina. In vista dello spegnimento delle trasmissioni con l’attuale sistema analogico e quindi del “vecchio” televisore in un’area di 200mila persone, la RAS-Azienda radiotelevisiva speciale della Provincia ha stilato l’elenco dei canali ricevibili nel capoluogo e nei dintorni dopo l’arrivo della TV digitale. Saranno complessivamente 133 suddivisi tra emittenti televisive e radio: alla gran parte delle TV di lingua italiana si aggiungono 12 programmi in tedesco, 2 in inglese e uno in francese. I gestori sono la RAS (per i canali esteri), RAI, Mediaset, Telecom Italia Media, All-Music, D-Free, Rosengarten Spa, TCA, RTR, Antenna 3 Nordest, Canale Italia, Italia 7, La 9, Tele Campione, Telenuovo, Telepace. I tecnici di tutte le emittenti nazionali e private stanno lavorando sui ripetitori in quota per installare le strumentazioni adatte al digitale assicurare dopo il 28 ottobre la massima copertura del territorio. Un lavoro non semplice, considerata l’orografia dell’Alto Adige e l’incognita delle condizioni climatiche. Nel frattempo continua la corsa all’acquisto del decoder, necessario per poter continuare a vedere la televisone dopo il passaggio al digitale (a meno che non si possieda un televisore con decoder integrato). Secondo le ultime rilevazioni commissionate dalla RAS, circa ¾ delle famiglie altoatesine sono già dotate di un decoder per ricevere i programmi della TV digitale, ma solo il 45% della categoria “pensionati” si è procurato l’apparecchio".