Il Comitato Radio Tv Locali ci ha fatto pervenire copia delle osservazioni rese alla Regione Lombardia a riguardo dell’oggetto.
"Anzitutto preme sottolineare che il D. Lgs. 44/2010 (c.d. Decreto Romani), di recepimento della direttiva europea 2007/65/CE, introduce delle precise definizioni dei player nel mercato delle trasmissioni in tecnica DVB-T., quali operatori di rete locali o fornitori di servizi di media", spiega il CRTL nelle proprie osservazioni. "Pertanto corre l’obbligo che siano individuati esattamente i destinatari del Bando in epigrafe richiamato sulla base delle definizioni della citata norma. Ad avviso di questo ente, nell’ottica di un intervento volto a favorire l’affermazione dell’innovazione tecnologica derivante dalla nuova trasmissione televisiva in tecnica digitale, dovrebbero essere ammessi al Bando gli operatori di rete locali in possesso di autorizzazione alla trasmissione in tecnologia DVB-T che abbiano almeno un impianto trasmissivo attivo nella regione Lombardia. Tali operatori di rete locali, come noto, corrispondono sostanzialmente alle emittenti televisive locali in tecnica analogica". Per il Comitato, "Il contributo previsto dal Bando dovrà essere destinato all’acquisto di ogni apparecchiatura necessaria alla codificazione ed alla distribuzione del segnale televisivo digitale via etere, interessando quindi l’intera catena trasmissiva: dalla sede di emissione all’antenna ricevente dell’utente (impianti di diffusione e collegamento, antenne trasmittenti e riceventi, multiplexer, codificatori e decodificatori). La ripartizione delle misure di sostegno, dovrà essere effettuata su base oggettiva in base ad un programma di investimento effettivamente realizzato a partire dall’01/01/2010, evitando di assumere a riferimento le graduatorie Corecom ex L. 448/1998, all’evidenza inadatte allo scopo, in quanto finalizzate e premiare soprattutto la dimensione aziendale e la consistenza dei comparti informativi delle emittenti esistenti". "Nel caso che qui c’impegna, invece, dovranno essere assunti a riferimento esclusivamente le strutture tecniche delle imprese, dovendone essere supportata l’innovazione alla tecnica numerica e non già lo sviluppo editoriale", conclude la memoria del Comitato Radio Tv Locali.