Con riferimento alla problematica dell’ordinamento automatico dei canali della televisione digitale terrestre anche l’associazione Aeranti-Corallo si è espressa criticamente.
“Auspichiamo che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni adotti nei prossimi giorni il piano di numerazione automatica dei canali della tv digitale terrestre, e stabilisca, con proprio regolamento, le modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di contenuti audiovisivi (c.d. “regolamentazione LCN”)", ha dichiarato il coordinatore Marco Rossignoli. "La mancanza di tale regolamentazione – ha proseguito Rossignoli – sta causando gravissimi disagi alle imprese e ai telespettatori nelle sei aree del Paese già digitalizzate; inoltre, non è certamente possibile procedere allo switch off nelle altre aree senza la numerazione automatica dei canali. Auspichiamo altresì – ha aggiunto Rossignoli – che l’Autorità confermi, per quanto riguarda le prime numerazioni, l’impostazione del proprio schema di regolamento sottoposto a consultazione pubblica (e cioè numeri 1-9 per le nazionali e 10-19 per le locali), che aveva accolto la proposta in materia formulata dalla associazione DGTVi, con i criteri di attribuzione delle numerazioni proposti congiuntamente da AERANTI-CORALLO e Frt Tv Locali che, complessivamente, rappresentano la stragrande maggioranza del comparto televisivo locale. Riteniamo infatti – ha proseguito Rossignoli – che la numerazione 10-19 per le tv locali sia quella che garantisca al meglio l’esigenza dell’emittenza locale di avere 10 numeri consecutivi nelle prime posizioni del telecomando, evitando peraltro disparità di trattamento tra le diverse tv locali (in quanto prevede tutte numerazioni a due cifre) e estenuanti conflitti tra le stesse, che finirebbero soltanto di ritardare ulteriormente, senza alcun reale beneficio, l’applicazione di una regolamentazione che, invece, necessita nell’immediatezza".