Oltre 50 parlamentari hanno chiesto che il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, sia immediatamente sentito nelle commissioni congiunte delle comunicazioni e dell’informazione «per bloccare un processo che sta lentamente emarginando e cancellando l’emittenza televisiva regionale».
«La sintonia automatica del digitale terrestre – si legge in un comunicato – sta distruggendo aziende e soprattutto sta cancellando un sistema informativo regionale, mettendo fortemente a rischio anche la partecipazione democratica dei cittadini che come si è visto anche in questa tornata elettorale risultano sempre meno coinvolti nella vita politica e istituzionale delle loro regioni e istituzioni locali. Si rischia un vero e proprio stravolgimento dell’assetto informativo che molto presto rischia di far scomparire le televisioni regionali che costituiscono storia, identità, cultura e informazione regionale fondamentali anche nell’attuazione del processo federale dello Stato». «Occorre intervenire con determinazione per garantire alle televisioni regionali il pieno riconoscimento della loro storia e del loro posizionamento commerciale – sostiene il deputato Mauro Pili, primo firmatario -. E’ irrinunciabile l’assegnazione alle televisioni regionali di quel posizionamento nella selezione automatica che le collochi nei primi 9 numeri del telecomando». (Ansa)