La Federazione Radio Televisioni (FRT) riporta le tranquillizzanti parole del viceministro Paolo Romani tese evidentemente a sedare i timori degli operatori preoccupati delle voci che vorrebbero le risorse radioelettriche pianificate per il Lazio insufficienti per consentire alle emittenti esistenti di migrare ciascuna con un proprio mux (stimolando l’incubo di un utilizzo promiscuo dei multiplexer).
"Rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa sullo switch-over del Lazio il viceministro Paolo Romani ha dichiarato che a Roma e nel Lazio le frequenze saranno sufficienti a soddisfare le richieste di tutti i soggetti operanti nella regione", spiega il bollettino FRT. Che continua: "Romani ha comunicato che, pur non essendo formalmente ancora siglato nessun accordo, lo stato delle trattative in corso con la Francia e con il Vaticano lo inducono a essere certo sull’esito positivo delle stesse. Con la Francia l’accordo è stato raggiunto durante l’incontro della scorsa settimana tra lo stesso Romani e l’omologa francese Natalie Koschiusko Morizet. Con il Vaticano le trattative non sono ancora giunte a conclusione. La FRT prende atto delle dichiarazioni di Romani. E’ infatti ormai improcrastinabile la convocazione da parte dell’Agcom del Tavolo Tecnico per la ripianificazione delle frequenze al fine di scongiurare eventuali rinvii dello switch off di novembre e per consentire alle tv locali della Regione di poter pianificare gli investimenti sul digitale avendo la certezza delle frequenze loro assegnate".