E pensare che per la Campania erano attesi i problemi maggiori della transizione tv da analogico a digitale fin qui effettuata. E del resto anche noi avevamo manifestato su queste pagine numerosi timori a riguardo.
Invece, a dispetto di tutto ciò, non solo la Campania, dal lato degli operatori, è stata probabilmente l’area tecnica meno problematica nella digitalizzazione integrale dopo la Val d’Aosta, ma anche sul fronte degli utenti si sono registrate difficoltà tutto sommato accettabili, considerata la portata dell’evento. Segno che gli operatori e gli utenti hanno fatto tesoro dei guai riscontrati nel Piemonte occidentale e nel Lazio o mera fortuna? Difficile dirlo. Certo è che questo importante passaggio permette di guardare con un po’ di speranza in più a quello, molto impegnativo, che riguarderà nel primo semestre del 2010 l’area tecnica 3 (Piemonte orientale e Lombardia, esclusa Mantova e compresa Piacenza) e nel secondo semestre le aree 5 (Emilia Romagna) e 6 (Veneto, incluse le province di Mantova e Pordenone), facenti parte di un processo congiunto, nonché le aree 7 (Friuli Venezia Giulia) e 8 (Liguria). Procedura migratoria che comincerà ad essere esaminata dal MSE-Com dopodomani, con una riunione del Comitato Nazionale Italia Digitale ed un incontro della task-force ministeriale.