Domani, 15 ottobre, il Trentino passa al digitale. E’ il quarto switch-off italiano, dopo la Sardegna, la Val d’Aosta ed il Piemonte occidentale.
E si spera che le cose vadano meglio che in questo ultimo caso. L’esperienza piemontese ha infatti insegnato (o dovrebbe asser insegnato) a non cantar vittoria troppo presto, come avevano fatto i portavoce del MSE-Com. L’area tecnica 1 è stata ed è ancora un inferno per i centri minori, allo stato in gran parte parzialmente o addirittura completamente oscurati, con una scia interminabile di polemiche. Ora si spera che in Trentino i guai delle province di Cuneo e Torino non si ripetano (tanto che, questa volta, è stata prestata particolare attenzione alla problematica degli impianti ex art. 30 D. Lgs 177/2005). Nel merito di questa migrazione, saranno le valli Giudicarie ad aprire il processo di transizione dal sistema televisivo analogico che si concluderà due settimane più tardi, il giorno 27 ottobre, con la città di Trento. Complessivamente sono 9 le aree che una dopo l’altra vedranno spegnersi la televisione analogica e contemporaneamente accendersi la televisione digitale. Tutti con le dita incrociate, quindi.