Il governo e’ intenzionato a procedere con l’asta per le frequenze digitali per reperire risorse da utilizzare a copertura delle nuove misure che saranno inserite nella legge di stabilita’ anticipando il decreto sviluppo.
Lo ha riferito il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, parlando coi giornalisti a margine della conferenza stampa a Palazzo Chigi. ”Quella dell’asta e’ una ipotesi. Si pensa a una procedura come quella della Germania”. La dichiarazione di Tremonti passa sopra a quella di Paolo Romani, neoministro allo Sviluppo Economico, che la settimana scorsa aveva dichiarato che sebbene si stesse lavorando in tale direzione occorreva anche "ricordare che ad oggi le frequenze non sono disponibili e bisogna tenere conto dei diritti di chi le possiede". Il governo si aspetta di ricavare dall’asta frequenziale una cifra compresa fra i 2 e i 3 miliardi. "Difficile fare cifre", aveva però detto ancora Romani. "In Germania hanno ricavato oltre 4 miliardi, ma l’Italia è un’altra realtà perché bisogna tenere conto del fatto che non c’è solo il problema delle risorse per partecipare all’asta, ma anche quello delle risorse per fare investimenti nelle telecomunicazioni", aveva infine aggiunto l’ex editore televisivo lombardo. (A.M. per NL)