Confermata la notizia data per primo da questo periodico: lo switch-off del nord Italia è slittato di 40 giorni. Segnatamente, le operazioni avranno ora inizio il 25/10/2010 (anziché il 15/09/2010) con la migrazione dell’Area Tecnica 3 (AT3), costituita da Lombardia (esclusa Mantova), Piemonte orientale e dalle province emiliane di Parma e Piacenza.
Lo ha deciso questa mattina, in seconda convocazione, il Comitato Nazionale Italia Digitale (CNID), presieduto dal viceministro allo Sviluppo Economico con delega al Dipartimento Comunicazioni, Paolo Romani. Come avevamo ipotizzato quasi un anno fa, la decisione del CNID (organismo composto dai rappresentanti dell’Agcom, delle Regioni, delle associazioni di Tv locali e delle emittenti nazionali, dei produttori e distributori, dei consumatori) – che verrà ufficializzata attraverso apposito decreto ministeriale – prevede la conclusione nello switch-off nell’AT3 alla data del 23/11/2010 e l’avvio, dal giorno successivo, della migrazione nelle aree congiunte AT5 (Emilia Romagna, dal 27/11/2010 – a partire da Bologna – al 02/12/2010) e AT6 (Veneto, comprese Mantova e Pordenone, dal 30/11/2011 al 10/12/2010) e nell’AT7 (Friuli Venezia Giulia, dal 03/12/2010 al 15/12/2010). La Liguria (AT8), regione particolarmente complessa sul piano orografico (e quindi con problematiche tecniche differenti rispetto alla Pianura padana) migrerà nel corso del primo semestre 2011 (presumibilmente in primavera). Ora, una volta pubblicato il decreto di ricalendarizzazione, saranno convocati i tavoli tecnici con gli operatori di rete areali per concertare l’assegnazione della quota di frequenze riservata alle emittenti locali (1/3 del complesso) sulla base del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze approvato (con enorme ritardo) da Agcom. Il primo tavolo sarà ovviamente quello dell’AT3 e dovrebbe avere luogo il 7 settembre. La proroga è stata motivata dal MSE-Com con "la complessità tecnica del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze, elaborato dall’Agcom", che, "con i conseguenti problemi con le emittenti locali, hanno dilatato i tempi e impedito sino ad oggi la convocazione dei tavoli tecnici regionali propedeutici alle relative delibere di pianificazione e all’assegnazione delle frequenze da parte del ministero". "Il Piano, infatti, è stato approvato e pubblicato sul sito solo il 28 giugno 2010" – ha spiegato il MSE-Com in una nota odierna – circostanza che unita "alle incertezze relative alla numerazione automatica dei canali – il regolamento è stato approvato dall’Autorità il 17 luglio scorso – hanno reso necessario, nel rispetto delle esigenze di tutti gli attori del processo (comprese le imprese della produzione e distribuzione degli apparati), il rinvio a una data che consentirà, in ogni caso, di ultimare il passaggio in tutte le aree in oggetto entro il 2011". Sul fronte dell’assegnazione delle frequenze, il MSE-Com ha precisato che stanno "proseguendo positivamente gli incontri delle associazioni con l’Autorità e con il ministero per una verifica sulla disponibilità delle frequenze da assegnare alle Tv locali nelle aree tecniche da digitalizzare e il ministero si è impegnato a garantire la protezione del segnale delle emittenti dalle interferenze con gli Stati confinanti". L’Autorità, nel frattempo, "si è impegnata ad approvare il piano di assegnazione delle frequenze della Lombardia e del Piemonte orientale – previa convocazione degli operatori ai primi di settembre e a pubblicarlo sul proprio sito in tempi immediatamente successivi in modo da consentire al ministero di procedere all’assegnazione delle frequenze nell’area tecniche in tempo utile". Sull’altro fronte caldo, quello dei logical channel numbers, il Dipartimento Comunicazioni dello Sviluppo Economico fa sapere che si è in attesa della pubblicazione del regolamento sull’LCN da parte dell’Autorità, ormai imminente, e che sono in fase di avanzata elaborazione "i bandi (uno per le aree già all digital e uno per le aree da digitalizzare) con cui verranno invitati a presentare le domande per l’attribuzione del numero i fornitori di servizi di media audiovisivi". (A.M. per NL)