Digitale terrestre, Codacons: “Switch-off un successo? No una tassa a carico dei consumatori”. Chiesto il ritiro dei decoder obsoleti

"Secondo il viceministro al MSE Paolo Romani l’operazione dello switch off nel Lazio sarebbe stata un successo. Evidentemente non ha ricevuto le proteste dei consumatori imbestialiti che ieri si sono ritrovati con la scritta "nessun segnale’ o con lo schermo blu".

Intervenendo nuovamente sul caos televisivo che da ieri attanaglia Roma (e ormai non solo), il Codacons attacca la gestione del DTT da parte del governo: "La realtà è che l’Italia sul digitale ha voluto fare la prima della classe, ma prima della classe non è. L’aver voluto anticipare i tempi rispetto al resto dell’Europa ha solo provocato disagi ai consumatori, gli unici ad aver pagato le conseguenze ed i costi di questa operazione". Secondo il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi "I disagi non sono finiti anche per quelli che in questo momento stanno vedendo i programmi, ma che ancora non hanno capito che, salvo rare eccezioni, non potranno più registrare un programma sul videoregistratore mentre ne stanno vedendo un altro o che tra poco dovranno aggiornare il software del decoder chiamando un tecnico". "Per questo il Codacons chiede a Governo ed Authority delle Comunicazioni di intervenire al più presto per rimediare ai disservizi, stabilendo almeno: 1) Obbligo per le case produttrici di decoder di introdurre la funzione di aggiornamento automatico del software via etere, senza dover ricorrere all’assistenza tecnica. Sono migliaia i consumatori che hanno acquistato in anticipo decoder che tra poco saranno tecnicamente superati. 2) Obbligo per i produttori di vendere solo decoder che prevedono la possibilità tecnica di registrare un programma digitale mentre se ne sta vedendo un altro (attualmente possibile solo per pochissimi decoder). 3) Ritiro immediato dal mercato di tutti i decoder con una sola presa scart. 4) Nel nuovo contratto di servizio in corso di stesura dovrà essere stabilito l’obbligo per la Rai di mettere in chiaro tutti i suoi programmi, sia satellitari che digitali. Gli italiani pagano già il canone alla Rai, non si capisce perchè alcuni canali debbano essere visibili solo per alcuni", conclude il comunicato dei consumatori.

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