"Circola tra gli addetti ai lavori un elenco riservato di canali che verrebbero assegnati alle emittenti nazionali per il digitale terrestre, si tratterebbe dei canali destinati al famoso S.F.N. (single frequency network) cioè la frequenza isocanale che ogni rete nazionale dovrebbe utilizzare in tutta Italia (…)", denuncia l’associazione di tv locali e nazionali indipendenti CNT-Terzo Polo Digitale, che pubblica l’elenco dei canali "spartiti" sul proprio bollettino settimanale. Continua l’associazione di Costantino Federico: "Ciò non è stato ovviamente concordato con le altre emittenti. Retecapri, infatti, venuta a conoscenza dell’elenco, ha preannunciato una serie di iniziative compresi esposti e denunce all’Autorità Giudiziaria, all’Agcom all’Antitrust e al Ministero per lo Sviluppo Economico – Comunicazioni". Conclude il sindacato che ha il network del Sud come associato di spicco: "Retecapri ritiene inaccettabile queste spartizioni delle frequenze evidentemente con il tacito consenso degli organi di controllo".