Che Agcom fosse in vena di polemiche con il MSE-Com sulla vicenda Cielo (il programma di Sky per il DTT) lo si era capito dalla dichiarazione dell’altro giorno, quando il presidente Calabrò aveva sottolineato come l’Autorità l’autorizzazione alla News Corporation Stations Europe l’avesse data dopo 24 ore.
Chi voleva leggere in quelle parole un’annotazione all’operato sulla vicenda Cielo del dicastero che ha quale viceministro Paolo Romani, poteva agevolmente farlo. Ma con l’espressione odierna del commissario Agcom Roberto Napoli, resa nel corso di un intervento ad una tavola rotonda sulla rete di nuova generazione organizzata da Business International, anche coloro che non sono portati alla lettura tra le righe hanno rilevato l’evidenza di una forte bacchettata al Ministero dello Sviluppo Economico, già peraltro al centro di pesanti critiche sulla modalità di gestione dell’affaire Cielo. Certamente con tutte le cautele delle dichiarazioni ufficiali tra istituzioni, ma il richiamo c’è stato. "Grande rispetto per il ministero – ha detto Napoli riferendosi al mancato rilascio dell’autorizzazione per il programma di Murdoch da veicolare sul network provider Rete A (Gruppo L’Espresso) – ma sono passati 44 giorni da quando è stata fatta la richiesta. Non mi pare ci siano ostacoli di altra natura. Se c’è il diritto, e il diritto c’è, non alimentiamo dubbi". Come dire: ora basta, inutile attendere il 2 gennaio se i presupposti per mandare in onda Cielo sul DTT ci sono. Altrimenti si stimolano, a ragione, polemiche a sfondo politico. Di cui, in questo momento, l’ondeggiante Governo Berlusconi non ha proprio bisogno.