Una notizia data da questo periodico questa settimana ha avuto ampio risalto: i risultati del mese di maggio di DeeJay sul web, con 1,4 mln di contatti, di cui 123.558 nel giorno medio e traffico a +27,7% rispetto ad aprile. Così, mentre alcuni concorrenti come RTL, RDS e, seppur in misura minore, Radiomediaset, continuano ad investire in FM, per le motivazioni ben note ampiamente trattate su queste pagine, Elemedia punta dritta su Internet, con risultati che sembrano proprio dargli ragione.
I fan della pagina Facebook di Radio Deejay sono più di 2 mln (cui andrebbero sommati quelli delle pagine dedicate ai singoli programmi e degli speaker), grazie ai quali genera 300.000 interazioni con contenuti pubblicati che raggiungono un bacino di 2,8 mln di utenti; numeri importanti che, nell’ambito dell’emergente digital adv, hanno un peso notevole.
Così il gruppo che fino a poco tempo fa appariva il più analogico tra i superplayer, ha potenziato i canali radio e tv digitali (settore affidato a Gianluca Costella), potenziando il bouquet delle radio IP tematiche, che si affianca a quello di Sky Music (25 canali tematici da 11 anni sul sat) insieme alle tv MyDeejay, m2o tv e Radio Capital Tv, migrate dal DTT su IP (oltre che sul sat).
In controtendenza con RTL, che nonostante sia stato il primo player a sperimentare le piattaforme alternative all’FM (la radiovisione è una invenzione di Cecchetto nella quale Suraci ha creduto tanto quanto al DAB, sul quale continua ad investire imperterrito da 20 anni) appare in questo momento uno dei gruppi meno attivi nella realizzazione di IP brand bouquet, insieme a RDS, che pure era stata tra le prime grandi radio a puntare sull’interazione radio/web e che nemmeno è presente sul DTT con le proprie radio.
Insomma, quasi un incredibile ribaltamento delle posizioni storiche.
Che dovrebbe far riflettere non poco.