Le tecnologie digitali sono ormai parte integrante della vita quotidiana di gran parte della popolazione mondiale – è quanto si legge in ‘Digital.life’, il rapporto sul mercato digitale globale pubblicato dall’International Telecommunication Union (ITU) in occasione dell’apertura del salone delle telecomunicazioni ad Hong Kong (4-8 dicembre)”. “Siamo ormai abituati ad interagire con una certa dimestichezza con display e congegni di varia natura, tanto da rientrare nella cosiddetta ‘thumb culture’, la cultura del pollice, dito con cui azioniamo meccanismi del tutto sconosciuti fino ad una decina di anni fa e in rapida diffusione. Nel rapporto si stima che ci siano voluti circa 125 anni per raggiungere il primo miliardo di utenti di rete fissa, mentre solo 21 per lo stesso risultato con la telefonia mobile, che, però, ha conquistato il secondo miliardo di fruitori nei soli tre anni successivi. Altrettanto rivoluzionaria è stata la diffusione di Internet, che consente su scala globale la diffusione e la condivisione di conoscenze ed informazioni. Online, come evidenzia Digital.life, le persone assumono identità virtuali e forniscono un’allarmante quantità di dati, che rende indispensabile un’adeguata normativa di tutela della privacy.