Come da manuale, a seguito della fioritura nazionale, s’inverdisce anche il terreno degli LCN locali.
Verosimilmente nella consapevolezza che in Italia tutto muta perché nulla cambi, lo spauracchio della revisione del Piano di attribuzione da parte del Commissario ad acta nominato dai giudici amministrativi non costituisce più un deterrente ed investitori di spicco (di norma stranieri) cominciano a dar seguito a piani di sviluppo televisivo lasciati per troppo tempo nel cassetto. Così, un po’ in sordina, sono iniziate negoziazioni per rilevare i più allettanti logical channel number regionali (cioè quelli del primo blocco del primo arco), con ogni probabilità con l’intento di realizzare quei progetti di tv nazionali confezionati attraverso rilevanti segmenti di palinsesto di fornitori di servizi media audiovisivi locali. Perché, infatti, spendere fino ad una decina di milioni di euro per acquisire un LCN nazionale vicino (od oltre) la trentina quando allo stesso prezzo sarebbe possibile acquisire il controllo sostanziale della medesima numerazione nel range 10/19 in tutte le regioni italiane?