Che Antonio Di Pietro (foto), Ministro per le Infrastrutture, sia tra i più accaniti fan di Beppe Grillo è cosa nota. Forse per questo nell’ultima settimana, da quando, in sostanza, tutti i maggiori talk show informativi dell’etere italiano hanno riaperto i battenti, è stato il politico più richiesto per presenziare in differenti trasmissioni. Con argomento, neanche a dirlo, il trito e trito affaire–Grillo. Martedì scorso, infatti, il Ministro ha fatto spola tra “Ballarò” su Raitre (brillante, in termini di audience il ritorno dopo le vacanze dell’entourage di Floris: 15,84% di share ed una media di 3,7 milioni di spettatori) ed il “Maurizio Costanzo Show” su Canale5. Il giorno seguente ha replicato, presenziando ad “Omnibus” su La7 e “Matrix”, sempre sull’ammiraglia del Biscione. Insomma, un’infornata di televisione, medium che Di Pietro pare aver rivalutato. Non solo web, quindi, ma anche tv. Certo, perché gli italiani la rete la “masticano” ancora con il contagocce e, data l’esposizione mediatica dei titolari dei dicasteri, occorre “sacrificare” qualche proprio ideale al dio-etere in cambio di una cassa di risonanza che consenta di far giungere i propri messaggi ad un maggior numero di destinatari.
Di Pietro, che possiede un blog molto seguito (www.antoniodipietro.it), dal quale dialoga con i cittadini e trasmette un resoconto (nel suo stile inconfondibilmente colloquiale e comprensibile ad ampie fasce di popolazione) settimanale degli infuocati Consigli dei Ministri, è proprietario anche di un’isola su Second Life e di uno spazio piuttosto ampio su YouTube. E’ d’accordo, sostanzialmente, con Grillo nel ritenere internet il vero spazio dell’informazione, dello scambio dialettico all’interno della Società: la quintessenza della democrazia. Al contrario del comico, però, non disdegna la tv. Ed, infatti, sarà per la sua appartenenza (metaforica, ovviamente) al fronte-Grillo, ma dall’8 settembre in poi nessun politico pare poter competere con lui dal punto di vista delle apparizioni in tv. Davanti al piccolo schermo, bisogna dire, il Ministro sa destreggiarsi piuttosto bene e poi, cosa ancor più importante, come si suol dire, ci mette la faccia. Non tutti, ad oggi, godono di una credibilità tale da potercela mettere sempre, in ogni situazione. (Giuseppe Colucci per NL)