di Giuseppe Amato, sostituto procuratore presso il Tribunale di Roma – da Quotidiano Giuridico N 03/08/anno 2006 –
Il dolo intenzionale richiesto per la configurabilità dell’abuso d’ufficio (articolo 323 c.p.) deve essere escluso quando il pubblico ufficiale, nonostante l’obiettiva illegittimità dell’atto, abbia operato in vista della realizzazione di un interesse pubblico preminente, che assorbe l’ingiusto vantaggio procurato al privato, non voluto direttamente ma solo previsto ed accettato come conseguenza accessoria dell’atto. (Cassazione penale Sentenza, Sez. VI, 19/06/2006, n. 21123 – G. ed altro) (NL)