Quelle foto scattate di nascosto nella villa sarda del premier “non andavano scattate né pubblicate”, in quanto sono state “un furto e una violazione della privacy e delle regole della deontologia professionale”, oltre che controproducenti ai fini della giusta battaglia dei giornalisti “per la libertà di stampa, nel cui ambito va però rispettata la autoregolamentazione”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca, partecipando, questa mattina, alla manifestazione promossa dall’Unci (Unione nazionale cronisti italiani) contro il ddl Alfano sulle intercettazioni. “Quel collega ha sbagliato – ha detto Del Boca a proposito del fotografo Zappaddu – perché la privacy è sacra, anche se vi è una differenza tra quella del privato cittadino e quella di un personaggio pubblico. Per quest’ultimo infatti è ridotta, ma ciò vale per le occasioni pubbliche, non per il bagno di casa sua”. Diverso il caso invece, ha chiarito Del Boca, delle foto scattate all’aeroporto di Olbia, con alcuni ospiti del premier scendere da un aereo della presidenza del Consiglio. "Per noi giornalisti è doveroso distinguere tra ciò che è lecito e ciò che non lo è – ha sottolineato ancora Del Boca – così come rispettare i cittadini inermi. Ma se non siamo seri in questa autoregolamentazione, apriamo la porta a norme pericolose per la libertà di stampa”. Quale appunto il ddl Alfano, con il quale, ”la stampa sarebbe imbavagliata”. (ANSA)