Dopo le polemiche scaturite riguardo all’assenteismo dei deputati alla camera, i quali votavano per conto di colleghi assenti, ora arrivano controlli anche per i dipendenti degli uffici pubblici. E’ quanto desidera fare il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta (foto): “La mia ricetta è che i buoni andranno premiati mentre i fannulloni saranno bocciati”. In nome della trasparenza gli uffici dovranno comunicare tutti i dati sul proprio operato in modo che i cittadini possano controllare tutto ciò che accade all’interno e, quando necessario, esprimere un giudizio attraverso l’uso di emoticon e commenti in merito al lavoro svolto dai singoli addetti. In questo modo sarà possibile stilare una sorta di classifica dei giudizi dati ad ogni dipendente verificandone la condotta. Ciò servirà da deterrente per i fannulloni che, in seguito ai reclami espressi dai cittadini, potrebbero finire in tribunale ed essere licenziati. “Voglio dare voce – spiega Brunetta – oltre che al cittadino elettore, che parla ogni cinque anni, anche a quello consumatore. A me interessa la gente comune. Non voglio fare risparmi ma dare servizi”. Inoltre, nella circolare emessa dal ministro è presente l’obbligo da parte di tutte le pubbliche amministrazioni di sottoporre i propri lavoratori a una visita medica fiscale anche nel caso di assenza di un solo giorno per malattia. Le assenze superiori a dieci giorni dovranno essere giustificate con la presentazione all’amministrazione di un certificato medico rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche. Il documento stabilisce, inoltre, che il taglio della retribuzione “si applica ad ogni evento di malattia a prescindere dalla durata e riguarda i primi dieci giorni di assenza”. Il decreto 112 è in vigore dal 26 giugno. (tratto da www.wordpress.com). A quanto pare l’assenteismo dei dipendenti pubblici, rispetto allo scorso anno, si sarebbe dimezzato, e in alcuni casi la diminuzione riscontrata è stata addirittura del 97%. Conclude Brunetta in proposito: “Tutti i dati si prestano a una doppia lettura. In alcuni casi c’è stata una maggiore reattività oppure è il segno che prima c’era un lassismo superiore alla media”. (Sara Fabiani per NL)